Cosa abbiamo fatto nel Comites di Londra, un lavoro da portare avanti, insieme!

Il prossimo 3 Dicembre si terranno le elezioni per il rinnovo, in tutto il mondo, dei Comites ed è con grande piacere che annunciamo che la lista Moving Forward – Democrazia Bene Comune ha deciso di ripresentarsi a questo appuntamento candidandosi a guidare il Comites di Londra.

La nostra decisione riflette la volontà di continuare il lavoro svolto col mandato ricevuto dai cittadini nelle elezioni del 2015 e portare il Comites di Londra a un salto di qualità che lo renda il più attivo, innovativo ed intraprendente della rete di Comites nel mondo.

Sappiamo che molte persone non conoscono l’operato dei Comites e in alcuni casi ne contestano l’utilità. Ne capiamo le ragioni. Tuttavia è proprio in virtù del nostro lavoro di questi anni che ci sentiamo di affermare che un Comites è un importante presidio democratico che può fare molte cose utili per le comunità di italiani residenti all’estero.

Il lavoro svolto negli ultimi tre anni nel Comites di Londra offre una chiara dimostrazione di quanto e come ci si possa rendere utili alla comunità.

A partire dalla fine del 2018 infatti, dopo i primi tre anni di mandato segnati da difficoltà di interazione tra i consiglieri delle varie liste, il Comites di Londra ha trovato un suo assetto ed ha iniziato a lavorare con impegno ed unità d’intenti anche aiutato dalle pressanti esigenze create dalla Brexit.

L’istituzione di un gruppo di lavoro sulla Brexit che ha ricevuto un forte impulso dai consiglieri di Moving Forward Andrea Pisauro e Dimitri Scarlato, quest’ultimo ricandidato, e che ha operato in stretta sinergia con in Consolato Generale di Londra ha portato alla formulazione di un piano di azione biennale e a una migliore organizzazione del lavoro del Comites

Il primo pilastro del piano è stato una capillare azione di informazione volta ad aiutare i cittadini a fare domanda per il Settled e pre-Settled Status, gli schemi governativi per mantenere i propri diritti post-Brexit.

Prima dello scoppio della pandemia per tutto il 2019 sono stati infatti organizzati, in partnership con l’associazione New Europeans, una serie incontri informativi su tutto il territorio della circoscrizione Consolare. In totale sono stati organizzati una dozzina di incontri a Londra, a Bedford (grazie al forte impulso del consigliere Fiorentino Manocchio, anch’egli candidato con Moving Forward) e in altre località con alta concentrazione di italiani a cui hanno partecipato centinaia di connazionali. Questo lavoro è continuato anche dopo l’inizio della pandemia con l’invio di oltre 40mila lettere ai cittadini italiani anziani accompagnate da un volantino illustrato che spiegava come fare l’application. Allo stesso tempo abbiamo raggiunto la parte più giovane della comunità con una serie di infografiche sponsorizzate sui social media che hanno raggiunto migliaia di concittadini. Per tutta la durata del periodo di registrazione, il numero di telefono del segretario del Comites è stato letteralmente subissato di telefonate di connazionali che avevano bisogno di aiuto e tutti i consiglieri hanno fatto davvero il possibile per aiutare i connazionali che hanno riscontrato difficoltà nell’application, molto diffuse tra anziani, giovani precari e adulti, tra cui moltissime donne, senza continuità lavorativa, una percentuale significativa del quasi mezzo milione di italiani che hanno fatto domanda per Settled o Pre-Settled Status. A questo link è possibile leggere un breve report sulle attività svolte.

Il gruppo Brexit del Comites ha inoltre portato avanti un lavoro di analisi delle modifiche alla legislazione introdotte in tantissimi ambiti di interesse per la comunità italiana dagli accordi sulla Brexit, finalizzati nell’accordo di separazione, firmato nell’autunno 2019 che regola anche i nostri diritti post-Brexit e poi nell’accordo firmato alla vigilia di Natale del 2020 che regola tra le altre cose, gli attuali rapporti commerciali tra Regno Unito ed Unione Europea. Per questo studio il Comites si è avvalso di un collaboratore esterno, selezionato tramite regolare bando come tutte le posizioni aperte in questo Comites. A breve pubblicheremo sul sito tutto il lavoro prodotto.

Accanto a questo lavoro di informazione e assistenza e monitoraggio legislativo, il Comites, sempre su iniziativa dei consiglieri di Moving Forward ed in partnership con la campagna Take a Break from Brexit ha inoltre organizzato, nella primavera del 2019, il concorso culturale What Does Brexit Mean to You? che ha visto la partecipazione di decine di artisti italiani ed europei in cinque categorie artistiche. A questo link potete curiosare le opera vincitrici premiate ad una cerimonia in Consolato nel Giugno del 2019. Il lavoro a supporto della cultura italiana è continuato anche con il patrocinio ad altre iniziative come il patrocinio al teatro siculo-inglese della Trinacria e quello al Musical degli italiani a Londra.

Da sinistra, il tesoriere uscente del Comites di Londra Ezio Fabiani, i consiglieri uscenti di Moving Forward Andrea Pisauro e Marco Beranzoni, la collaboratrice del Comites Elisa De Pasquale, la madrina del concorso e capolista di Moving Forward Elena Remigi e il consigliere uscente e candidato Dimtri Scarlato alla cerimonia di premiazione del concorso culturale What Does Brexit Mean to You?

Molta attenzione è stata anche dedicata al tema dei servizi consolari, in cui il Comites si è fatto sistematicamente portavoce presso il Consolato delle difficoltà di migliaia di cittadini italiani alle prese con serie difficoltà nei rinnovi dei passaporti e in altre pratiche burocratiche, problematiche divenute particolarmente serie dopo lo scoppio della pandemia. Abbiamo fatto questo lavoro con passione sebbene occorre ricordare che la situazione fosse andata gradualmente migliorando, grazie all’assunzione, negli anni post-Brexit, di un maggior numero di addetti e a un buon lavoro di recupero di oltre 35 mila pratiche arretrate nel Luglio 2020 che hanno portato a una significative riduzione di tempi di attesa per iscrizioni e cambi di indirizzo dell’AIRE come di molte altre pratiche, che vengono ora processate in pochi giorni. Molto tuttavia rimane da fare sia nel migliorare la comunicazione tra il Consolato e i cittadini, sia nel chiedere con forza che non vengano ridotti gli attuali livelli di organico nel Consolato di Londra mentre si procede finalmente alla riapertura di quello di Manchester e anzi noi chiediamo con forza che si pianifichi la riapertura di uno sportello Consolare a Bedford.

Oltre alle attività direttamente legate alla Brexit, il Comites ha intrapreso con decisione e con il significativo contributo dei consiglieri di Moving Forward un lavoro di ricerca e analisi dei mutamenti nella comunità.

Il primo di questi studi ha avuto come oggetto l’analisi dei flussi di “onward migration” all’interno della comunità italiana nel Regno Unito. La migrazione si configura infatti sempre di più come un processo continuo in cui i cittadini si spostano più di una volta nella vita portando al moltiplicarsi delle opportunità e delle relazioni, ma anche dei problemi e delle vulnerabilità. Questa ricerca cerca appunto di capire come cambiano le esigenze dei migranti italiani che continuano a spostarsi e si è focalizzata, nel primo studio portato avanti in collaborazione con un gruppo di giovani ricercatrici italiane al King’s College di Londra coordinato dalla Prof. Talani, sul caso scuola della comunità italo-bengalese di Ilford, il cui rappresentante, Golam Maula Tipu, è uno dei nostri consiglieri anch’egli ricandidato nel nuovo Comites. Un rapporto su questo lavoro verrà pubblicato nelle prossime settimane. Vorremmo continuare questa importante ricerca nel prossimo Comites esaminando i pattern migratori di altre comunità di migranti con doppia cittadinanza (i.e. italo-brasiliani) e quelli dei giovani italiani della nuova migrazione seguita alla grande recessione del 2007-2009.

Un altro filone di ricerca sta riguardando il più generale impatto di Brexit e pandemia sulla comunità italiana nel Regno Unito. Il Comites ha infatti offerto il proprio patrocinio al report pubblicato dall’associazione Manifesto di Londra nel Dicembre 2020 e, insieme alla stessa associazione ha portato avanti, nel primo semestre del 2020, una propria survey che ha indagato gli orientamenti degli italiani rispetto alla Brexit e alla gestione della pandemia. Questo progetto è stato coordinato dal consigliere di Moving Forward Andrea Pisauro. Questo secondo lavoro verrà pubblicato nelle prossime settimane e costituisce la prima fotografia di cosa pensano gli italiani nel Regno Unito della Brexit e della direzione generale del Paese. Sono risultati estremamente interessanti, che non vi anticipiamo ma che vi invitiamo a leggere non appena pubblicati.

Un ulteriore capitolo di questo capitolo di ricerca è stato costituito da un’approfondita e appassionata storia dell’emigrazione italiana a Bedford, pubblicata in un libretto curato dal consigliere Fiorentino Manocchio, nato e cresciuto a Bedford, e candidato con Moving Forward. Il compendio analizza con interviste e testimonianze dirette, il percorso storico della comunità italiana nella cittadina del Bedfordshire, da quando, agli inizi degli anni ‘50, London Brick Company e altre imprese portarono migliaia di lavoratori italiani, in prevalenza molisani, a lavorare nel settore edile fino ai giorni nostri in cui gli italiani a Bedford sono integrati nel tessuto cittadino esprimendo tra l’altro anche consiglieri nel Council locale come Luigi Reale, per un periodo nostro collega nel Comites e apprezzato punto di riferimento della comunità e lo stesso Fiorentino Manocchio, consigliere del council di  Kempston, un comune di 45 mila abitanti vicino Bedford, dove pure vivono molti italiani.

Il lavoro del Comites negli ultimi tre anni si è concentrato molto anche sul migliorare la comunicazione. La pagina facebook del Comites, creata dai consiglieri di Moving Forward a inizio mandato, ha raggiunto e superato i 4000 likes ed è ormai un punto di riferimento di molti concittadini per informazioni sulle normative COVID sui viaggi da e per l’Italia e su molte altre questioni utili. A partire dall’Autunno 2020 il Comites si è anche dotato di un ufficio stampa, il cui attuale addetto Alessandro Allocca ha fatto un eccellente lavoro per mettere il Comites in contatto con tutti i principali giornali italiani presenti a Londra. Sono stati inoltre realizzati una serie di utili live webinar che hanno avuto molto successo. Tra questi, ci siamo occupati dei problemi relativi all’AIRE, NHS/Sanita, Settled Status, Fisco.

L’arrivo della pandemia ha portato all’inizio del 2020 al rinvio delle elezioni e, per quanto riguarda il gruppo di Moving Forward, alle dimissioni causa maternità della nostra capolista del 2015 Martina Di Simplicio che ringraziamo di cuore per l’impegno di questi anni. A lei è subentrata, seppure per pochi mesi, Tecla Castella, consigliera residente a Oxford. Il Comites nel frattempo si è prontamente trasferito online, con la trasmissione di tutte le assemblee successive all’inizio della pandemia in diretta streaming su facebook, (qui un esempio).

Un punto a parte merita l’esame del bilancio che il Comites uscente lascerà a quello che verrà eletto a Dicembre. Trovatosi nel 2015 ad affrontare una situazione di bilancio complessa, nel corso degli anni il Comites ha estinto ogni debito, tagliato molte spese inutili, ha aperto un conto in banca dove ha accumulato un piccolo ma significativo avanzo di bilancio anche grazie al fatto che moltissime delle attività descritte in precedenza sono state finanziate sulla base di progetti integrativi presentati al ministero, senza usare il finanziamento ordinario. Pensiamo che questa buona gestione finanziaria, di cui ringraziamo il tesoriere uscente Ezio Fabiani, metta il Comites che andremo ad eleggere nelle condizioni di continuare a lavorare seriamente incrementando il volume delle attività. Ci piace inoltre immaginare che una parte del bilancio possa essere gestita in modo partecipato con i cittadini, andando a finanziare i progetti più interessanti e utili presentati dai cittadini italiani residenti nella circoscrizione consolare. A questo link si possono consultare i bilanci di questi anni.

A tutti coloro che pensano che il bilancio del Comites, poche decine di migliaia di euro l’anno, sia uno spreco vorremmo fare riflettere sul fatto che questo bilancio oltre a pagare gli stipendi di tre dipendenti (un segretario, un grafico e un addetto stampa estremamente professionali e al servizio della comunità), ha permesso di svolgere tutte le attività che abbiamo sopra riassunto. Noi crediamo che siano soldi ben spesi e siamo orgogliosi che lo stato italiano offra alle comunità di suoi cittadini emigrati un piccolo fondo a disposizione dei cittadini che si autoorganizzano democraticamente. Il Comites è sostanzialmente questo. Se il suo bilancio è uno spreco o viene speso in modo utile dipende solamente dalle scelte, sovrane, dei cittadini elettori.

Di sicuro c’è ancora moltissimo da fare per rendere il Comites più visibile e capace di affrontare i numerosi e seri problemi della comunità italiana più grande al mondo.

Noi vogliamo rendere il COMITES di Londra un’istituzione trasparente, utile e in prima linea al servizio dei cittadini italiani nel Regno Unito, capace di interpretarne esigenze e aspirazioni e di promuovere una sana integrazione con un presidio di difesa dei diritti post-Brexit.

Per questa ragione vi chiediamo di partecipare alle prossime elezioni del Comites scegliendo e scegliendo bene da chi farvi rappresentare.

Qui potete trovare i nostri candidati e qui il nostro programma.

Registratevi entro il 3 Novembre seguendo le istruzioni di questo link.

E il 3 Dicembre contiamo sul vostro aiuto per fare arrivare in Consolato il vostro plico con barrato il simbolo di Moving Forward e sei preferenze dei vostri candidati preferiti.

I consiglieri di Moving Forward – Democrazia Bene Comune


TRE ANNI DI COMITES: il bilancio del gruppo di Moving Forward e le nostre idee per il futuro

a poco più di tre anni dall’inizio del nostro lavoro volontario nel Comites, è venuto il momento di un bilancio  su questa esperienza di impegno civico. Non è stato facile scriverlo, come del resto poche cose sono state facili in questi tre anni lunghi e faticosi…come scoprirete scorrendolo. Buona lettura!

La nascita di Moving Forward e le elezioni.

MOVING FORWARDDemocrazia Bene Comune nasce nel Settembre 2014 per iniziativa di un gruppo di cittadine e cittadini per lo più di nuova emigrazione che si aggregano per rappresentare la comunità italiana in Inghilterra alle elezioni per il rinnovo del Comites di Londra.

I COMITES sono lunico organo democratico di rappresentanza delle comunità italiane all’estero e il governo italiano aveva annunciato, dopo 5 anni di rinvii, le elezioni per il Dicembre 2014. Allora, molti di noi, come molti dei cittadini residenti all’estero in particolare di nuova emigrazione, sapevamo a malapena dell’esistenza di questo organo di rappresentanza.

Moving Forward nasce innanzitutto per rilanciare il COMITES e aprirlo ai nuovi cittadini arrivati in Inghilterra con l’ondata migratoria che da 5 anni porta a Londra quasi duemila italiani al mese. Democrazia Bene Comune per noi significava che ogni istituzione va difesa dal disinteresse e dall’incuria e che il Comites della comunità di italiani più grande al mondo potesse essere un avamposto di democrazia, il laboratorio in cui sperimentare un modo nuovo di intendere la rappresentanza all’estero.

In un momento storico critico per l’integrazione europea e per il futuro di una società britannica aperta e accogliente ritenevamo che un Comites gestito in modo moderno e innovativo potesse giocare un ruolo significativo per fare ascoltare la voce di una comunità di cittadini europei. Per questo Moving Forward mette insieme un gruppo di persone unite da una comune visione progressista in una lista civica, giovane, con uguale rappresentanza di genere, rappresentativa di diverse storie e provenienze sociali, attive nel mondo della cultura, dell’associazionismo e della politica.

La campagna elettorale si rivela piena di ostacoli: prima rimandata ad Aprile da un decreto last minute, poi ostacolata da una strutturale mancanza di informazione da parte delle istituzioni e da modalità elettorali burocratiche fin quasi a disincentivare il voto, infine complicata da un ricorso contro la nostra lista dichiarato illegittimo soltanto a poche settimane dal voto. Nonostante ciò alle elezioni la nostra lista conquista quasi il 30% dei voti validi eleggendo 5 consiglieri su 18: la capolista Martina Di Simplicio (456 preferenze personali), Andrea Pisauro (359), Tipu Golam Maula (325), Clara Caleo Green (278) e  Laura De Bonfils (320). Ad arrivare prima è la lista moderata Mani Unite, espressione della vecchia emigrazione con esponenti del precedente Comites, che elegge 7 consiglieri.


 

Inizio dei lavori.

Alla prima seduta del Comites l’incontro tra rappresentanti della nuova e vecchia immigrazione si apre con molta diffidenza, forse specchio di due mondi che si conoscono poco anche nella realtà quotidiana. Per superare lo stallo dovuto alle divisioni presenti tra le altre liste e con l’entusiasmo e la disponibilità all’impegno dei neofiti, Moving Forward offre la candidatura a Presidente di Andrea Pisauro su un programma di radicale rinnovamento. Dopo aver preso 9 voti sui 10 necessari alla prima votazione, in seconda battuta Andrea viene superato da Pietro Molle della lista Mani Unite per 7 a 8. Eleggiamo tuttavia Martina Di Simplicio come rappresentante nell’esecutivo, motivati a impegnarci per far lavorare seriamente il Comites tanto collaborando quanto facendo opposizione critica e costruttiva, linea confermata nella prima assemblea di Moving Forward dai sostenitori della lista e dai rappresentanti delle organizzazioni che l’hanno promossa.

Le prime riunioni sono dedicate all’approvazione del Regolamento del Comites, all’elezione del tesoriere Fabiani, e al riassesto finanziario del Comites (che aveva ereditato dalla passata gestione un passivo di oltre £7000). Il nostro contributo porta ad una riduzione delle molte spese inutili (da un collegamento internet “business” a un conto bancario da £300 l’anno). Accanto a questo ci impegniamo da subito affinché sia migliorata la comunicazione del Comites con i cittadini e, seppur con fatica sempre di fronte all’immancabile diffidenza della lista Mani Unite, riusciamo a far eleggere Laura de Bonfils alla Presidenza della commissione comunicazione. Il lavoro di Laura porta alla creazione del primo sito e della prima pagina facebook del Comites di Londra.


 

Lavori in corso: la nuova immigrazione.

Alla fine del 2015 Moving Forward propone un progetto che viene finanziato con un contributo integrativo di £4000 volto alla realizzazione di video informativi di supporto alla nuova immigrazione. Otteniamo che per la prima volta siano bandite pubblicamente le posizioni di supporto amministrativo al Comites e per la realizzazione dei video informativi, con selezione trasparente a cui si sono dedicati i nostri consiglieri. Inoltre supervisioniamo lo stage di uno studente che lavora alla stesura di guide informative per chi cerca casa, lavoro o accesso al welfare nel Regno Unito.

 

Grazie ai video, pubblicati sul canale youtube del Comites, un italian@ appena arrivato nel Regno Uniot può ottenere informazioni in pochi minuti su come trovare una casa, un lavoro, accedere al welfare e votare nel Regno Unito, potendo poi approfondire i vari temi sulle guide messe a disposizione sul sito del Comites.

 


 

Lavori in corso: servizi consolari e comunità italo-bengalese.

Intanto, il servizio consolare di Londra è allo stremo a causa di risorse assolutamente inadeguate alle richieste della comunità che il Ministero stenta a riconoscere. Insieme a tutte le liste del Comites tentiamo di spronare il Consolato all’innovazione, anche se restano problemi strutturali che portano al fallimento i tentativi di rendere il sistema più efficiente (vedi la gestione della prenotazione per il rinnovo passaporti).. Moving Forward incontra le istituzioni per rappresentare le istanze complesse della comunità italo-bengalese, cercando di organizzare un incontro pubblico nella stessa comunità a Ilford, rimandato a causa della neve.

Lavori in corso: Brexit e referendum costituzionale.

Nel corso del 2016 Clara Caleo Green passa il testimone a Marco Beranzoni, il primo dei non eletti per un pugno di preferenze, meritandosi il plauso unanime della lista. Moving Forward si impegna nella campagna europeista che precede il referendum sull’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Dopo la Brexit proponiamo di organizzare dibattiti in vista del referendum costituzionale del Dicembre 2016 in cui diffondere anche informazioni sullo stato delle negoziazioni e sui diritti dei cittadini europei nel Regno Unito.

Di fronte alla crescente preoccupazione della comunità rispetto alla Brexit, e all’inerzia del resto del Comites, in una affollata assemblea aperta di Moving Forward nasce la proposta di organizzare una campagna di lobby e assistenza sul tema della Brexit. Il 29 Marzo 2017 nasce così Together Forward – Italians for European Rights in the UK: movimento plurale della comunità italiana che inizia a collaborare con le associazioni di cittadini UE per l’organizzazione di eventi di assistenza legale e informazione sulla Brexit e per fare lobby per la difesa dei diritti di cittadinanza UE post-Brexit presso istituzioni britanniche, italiane ed europee. Dimitri Scarlato, presidente di Together Forward, entra dopo alcuni mesi a far parte del Comites, subentrando come primo dei non eletti a Laura de Bonfils (trasferitasi a Bruxelles).

Nel giugno 2017 presentiamo al Comites una mozione per l’istituzione di una commissione Brexit, chiedendo che le poche risorse economiche e umane del Comites vengano interamente dedicate all’informazione dei cittadini sulla Brexit e ad azioni di lobby per la difesa dei diritti degli italiani nel Regno Unito. Ancora una volta veniamo ostacolati dai rappresentanti del CGIE e dalla maggioranza del Comites. I motivi dell’opposizione restano incomprensibili tanto che il Presidente Molle dopo aver rifiutato di mettere in votazione questa mozione a giugno, a settembre 2017 istituisce poi un’analoga commissione Brexit, e ne entrano a fare parte Martina Di Simplicio, Andrea Pisauro e Dimitri Scarlato.

Nel novembre 2017 la Commissione Brexit approva una posizione comune del Comites, dopo un intenso lavoro di mediazione. Con il consigliere Ezio Fabiani prepariamo un nuovo progetto per il 2018 che ottiene fondi integrativi per realizzare un aggiornamento sulla normativa in corso inerente ai diritti dei cittadini europei e sulle negoziazioni della Brexit. Il progetto diretto dal consigliere Fabiani viene finanziato e viene selezionato a lavorarvi un consulente specializzato. Tuttavia, nonostante le richieste di Moving Forward la Commissione Brexit non viene convocata dal Presidente Molle, che comincia a istruire i lavori di consulenza sulla Brexit senza coinvolgere gli altri consiglieri fino all’aprile 2018.


Procedure e bilanci.

In questi tre anni, abbiamo più volte lamentato con la maggioranza una gestione estremamente approssimativa, a partire dalla convocazione e organizzazione delle riunioni, dall’incapacità di delegare che ha spesso rallentato la conclusione dei progetti, e dalla mancanza di consultazione dei membri del Comites con una tempistica adeguata sulle decisioni importanti. Anche quando le nostre richieste di un deciso cambiamento sono rimaste senza risposta, abbiamo continuato a cercare di portare avanti iniziative e collaborare con senso di responsabilità. Nell’Aprile 2018, Il Presidente Molle ha emesso un comunicato stampa su una vicenda di cronaca dai connotati etici estremamente complessi e delicati senza alcuna consultazione dei membri dell’esecutivo, esempio paradigmatico della sua concezione personalistica del Comites e della trascuratezza per le più elementari procedure democratiche. Questo episodio e l’ennesima assenza di chiarimenti in proposito hanno portato alle dimissioni di Martina Di Simplicio, supportate da tutto il gruppo, dall’esecutivo del Comites.

 

Il Comites è un organismo da cambiare profondamente, congiuntamente a una profonda revisione degli istituti di rappresentanza degli italiani all’estero. Non ha compiti consultivi statutari di rilievo che ne giustifichino l’esistenza istituzionale, e per le sue modalità di elezione rimane scarsamente rappresentativo della cittadinanza di cui dovrebbe portare le istanze. La sua elezione deve avvenire dopo una campagna di informazione reale a tutti gli italiani residenti all’estero da parte del Governo e dei Consolati, e non con la clandestina pre-iscrizione a liste elettorali separate e che di fatto limitano l’elettorato a chi il Comites lo conosce già. Inoltre, nessuna istituzione dello stato italiano è tenuta a rispondere a richieste o pareri del Comites: questo significa che la capacità di influenza del Comites è estremamente limitata e dipende strettamente dalle persone che lo dirigono, dalla loro abilità di aggregare, fare networking e lobby.

 

A tre anni dall’elezione, ci domandiamo se con le poche risorse a sua disposizione e fondandosi sul solo lavoro volontario il Comites di Londra avrebbe mai avuto la capacità di raggiungere, informare e farsi portavoce davvero di tutta la circoscrizione consolare di Londra e delle sue complessità. Un lavoro impossibile per cinque consiglieri di Moving Forward in particolare in condizioni di scarsa sintonia con il resto del Comites, la cui guida rimane insufficiente a rispondere alle esigenze di una comunità sempre più grande.

In queste circostanze riteniamo che la priorità sia spostare quante più risorse possibili su un’unica semplice linea di iniziative focalizzate sulla Brexit. Come Moving Forward ci impegneremo nel Comites a organizzare incontri in tutto il territorio della circoscrizione consolare di Londra per informare sui progressi Brexit insieme agli esperti di Together Forward e dei the3million, nonché in collaborazione con le risorse offerte dall’Ambasciata.

Ed in chiusura, lo scandalo COASIT

Proprio nelle settimane in cui completavamo questo report abbiamo assistito all’ennesima allucinante vicenda italiana, con la liquidazione improvvisa dell’ente gestore dei corsi di lingua italiana, il COASIT, in quello che appare un vero e proprio 8 Settembre dell’insegnamento dell’Italiano in Gran Bretagna. Qui è possibile trovare il nostro comunicato con la richiesta immediata di chiarimenti a COASIT, governo e Consolato e una proposta all’insegna della trasparenza per superare l’empasse che ha lasciato oltre 50 insegnanti senza stipendo e 5000 studenti senza insegnamento. Una vicenda sulla quale non abbasseremo l’attenzione, insieme ai colleghi di ItalUk e ai tanti altri sconcertati dalla situazione.

 

Serve un cambio di passo per il Comites di Londra

Nella riunione dello scorso 5 Febbraio la delegazione di Moving Forward ha espresso una posizione critica rispetto alla gestione del Comites, astenendosi nel corso della votazione sul bilancio consuntivo del 2015. Abbiamo inoltre presentato due mozioni, una che chiedeva al Comites di prendere iniziative per informare e coinvolgere la comunità rispetto al dibattito sul Referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione Europea (approvata all’unanimità) e un’altra che chiedeva la programmazione di un calendario di riunioni per il resto dell’anno (sconfitta 7 voti a 6).

Nel corso della riunione è stata anche convalidata l’elezione del nostro Marco Beranzoni che prende il posto della dimissionaria Clara Caleo Green. Marco ha iniziato da alcune settimane a lavorare con noi e arricchirà notevolmente le competenze e la determinazione del gruppo di Moving Forward. A Clara va il nostro più sentito ringraziamento per il tempo e la passione messi a disposizione del nostro progetto  (e che siamo certi continuerà a mettere nella promozione del Cinema Italiano a Londra col suo CinemaItaliaUK) nonchè la nostra grande ammirazione per la sua scelta di lasciare spazio a Marco, il primo dei non eletti per un pugno di preferenze. La classe non è acqua!  

Di seguito la posizione di Moving Forward espressa nel corso del dibattito, che ha visto l’approvazione del bilancio consuntivo per il 2015 (8 voti a favore e 5 astenuti).

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