Ecco una lista non esaustiva delle attività che abbiamo portato avanti nel 2023 dentro e fuori dal Comites e il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero.
Diritti dei cittadini:
Ecco una lista non esaustiva delle attività che abbiamo portato avanti nel 2023 dentro e fuori dal Comites e il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero.
Diritti dei cittadini:
Chi ci abbia seguito sugli account Twitter e Facebook sapra’ che siamo stati molto attivi durante il 2022. Dopo un inizio un po’ difficile all’interno del Comites, siamo riusciti comunque a metterci al lavoro (volontario!) per voi che ci avete eletti.
Abbiamo partecipato tutti e cinque alla riunione finale del Comites per il 2022, il 24 Novembre 2022. Tra i temi trattati, su cui siamo intervenuti: le priorità dei corsi della Scuola Italiana a Londra (SIAL) e problemi relativi alle domande di cittadinanza di alcuni cittadini sudamericani. Presenti anche quattro parlamentari per la circoscrizione Europa: Onorevoli Andrea Crisanti, Toni Ricciardi, Federica Onori e Simone Billi.
Alcuni giorni prima, Dimitri Scarlato aveva organizzato, e ha poi partecipato come relatore, alla riunione per le associazioni italiane presente sul territorio, svoltasi presso il Consolato.
A Novembre 2022 abbiamo appreso con enorme sollievo dal nuovo console Domenico Bellantone che grazie alle segnalazioni fatte al Consolato dal Comites, inclusi noi tutti di Moving Forward, del disagio di molti cittadini dovuto alla carenza di appuntamenti soprattutto per i passaporti – la situazione e’ stata finalmente, decisamente migliorata. Altre iniziative sono state introdotte per facilitare alcune categorie in particolare, come i disabili. Sono attualmente disponibili 600 appuntamenti per i passaporti, e altri per le carte d’identita’ verranno resi disponibili nelle prossime settimane (ci dicono).
Lo stesso mese, in occasione dei 30 anni dalla Strage di Capaci e Via d’Amelio, abbiamo aiutato il Comites, il Manifesto di Londra, e ANPI Londra e altri, a organizzare la tappa londinese di Bum Ha i Piedi Bruciati, uno spettacolo teatrale su Giovanni Falcone, che ha avuto un enorme successo (tutto esaurito).
Sempre a Novembre, Elena Remigi ha partecipato a un convegno all’universita’ di Nottingham sui cittadini e la Brexit, a cui e’ stato anche presentato un documentario sull’argomento. Pochi giorni prima, Anna Cambiaggi ed Elena hanno partecipato al primo EU Citizens’ gathering presso la rappresentanza della UE in Gran Bretagna, dove hanno potuto sollevare le vostre istanze per il periodo post Brexit.
Sempre a Ottobre si e’ svolto un importante incontro con il segretario della CGIL Maurizio Landini e la comunità italiana a Londra, organizzato da INCA UK. Tra gli intervenuti, i nostri consiglieri Germana Canzi e Dimitri Scarlato, oltre al nostro ex consigliere Andrea Pisauro, intervenuto per conto del Manifesto di Londra. Le registrazioni degli interventi sono disponibili sul sito di Collettiva.
Dimitri e Andrea hanno parlato dei problemi causati dalla Brexit per i cittadini, anche nei rispettivi settori di lavoro – musica e ricerca. Dimitri si e’ soffermato su come noi di Moving Forward abbiamo anche lavorato in maniera molto intensa con il gruppo the3million che ha lottato per difendere i diritti dei cittadini Europei durante i negoziati della Brexit (insieme a In Limbo).
Germana, ha parlato della transizione energetica. Questa continua ad avanzare, qualunque forza politica sia al governo in Italia o in Gran Bretagna, crea nuovi settori economici in forte crescita e rappresenta difatti una nuova opportunita’ di lavoro per molti italiani all’estero, che magari abbiano interesse anche a rientrare in Italia o a lavorare per aziende attive in entrambi i Paesi. Su questo argomento Germana sta organizzando un nuovo evento (stay tuned).
Il Comites, grazie anche al sostegno di Elena e soprattutto della nostra amica Carmen Silvestri del Manifesto di Londra, ha organizzato tre webinars sul bilinguismo che sono disponibili qui (il terzo si svolgerà il 12 Dicembre).
A Luglio, Dimitri e Elena hanno partecipato a un incontro con la comunita’ di Bedford, e Elena e’ stata intervistata sul quotidiano online La Voce d’Italia.
A Giugno, Elena ha organizzato un webinar del Comites sul ricongiungimento familiare.
Sempre a Giugno, grazie a una segnalazione fatta da Germana – che per 5 anni e’ stata anche nel consiglio di amministrazione del gruppo the3million – la stampa italiana e l’ambasciata si sono occupate di casi di cittadini Italiani a cui era stato negato o reso difficile l’imbarco per la Gran Bretagna per il fatto di non avere un secondo documento d’identita’, confusione forse legata alla confusione sulle regole post Brexit per i cittadini UE.
A Maggio, Golam Maula Tipo ha partecipato a un evento sulla migrazione secondaria e la comunita’ italo-bengalese in Gran Bretagna.
Diversi dei nostri consiglieri sono inoltre stati intervistati nel dettaglio sui nostri programmi nel Comites, incluse Anna Cambiaggi e Germana Canzi.
Segnaliamo anche che si sono avvicendate Elena e Anna nel consiglio direttivo, in seguito alla elezione di Elena Remigi nel Consiglio Generale degli Italiani all’Estero CGIE (ci cui parleremo in seguito).
Ha avuto luogo al Young Actors Theatre di Londra il 12 Novembre lo spettacolo Bum ha i piedi bruciati, in occasione dei trent’anni dalla stragi di Capaci, con it “tutto esaurito” e una standing ovation alla fine. Il nostro consigliere eletto nel Comites Londra, Dimitri Scarlato, ha avuto un ruolo centrale nella organizzazione di questo evento. Come gruppo Moving Forward siamo stati felici di presentare questo progetto al Comites di Londra, che ne ha riconosciuto l’importanza e lo ha sostenuto fin dall’inizio.
Dice Dimitri: “La memoria è importante, e l’autore/attore Dario Leone – con supporto tecnico/artistico di Massimo Guerci – accompagna il pubblico in un viaggio attraverso la vita di Giovanni Falcone, con venature ironiche senza perdere di vista la drammaticità degli eventi.”
“Ha ragione quando dice che Falcone è una persona che ha scelto di dedicare la sua vita alla lotta alla mafia, perché la mafia è cosa umana, e come ogni cosa umana ha un inizio ma anche una fine.”
Un grande ringraziamento va in particolare ad Anna Quaranta, che ha lavorato per mesi per portare a Londra questo spettacolo, sostenuta dal Manifesto di Londra assieme a tante altre organizzazioni come ANPI London, ItalianBookshop, PD Londra – Decio Anzani, CinemaItaliaUK , British Italian society, INCA Regno Unito, CGIL UK, FirmUK.
Ringraziamo anche, per aver partecipato, Anna Cambiaggi e la nostra rappresentante nel CGIE Elena Remigi, insieme a Germana. Nonché il presidente del Comites Londra Alessandro Gaglione che ha aiutato a pubblicizzare e sostenere l’evento, e la consigliera Livia Grasso – entrambi presenti alla serata.
Video della presentazione da parte del co-fondatore ed ex consigliere Comites di Moving Forward Andrea Pisauro
If you have EU Settled Status in the UK and want to be joined here by family members, please find information posted by the Committee of Italians Abroad, Comites Londra, after a webinar moderated by our representative in the Comites and member of the executive committee Elena Remigi.
The webinar was held in Italian but detailed slides are available also in English here.
If you are an Italian citizen needing to access the consular system abroad, you must act now, and by 31 December 2022! The Public Digital Identity System (SPID) will be required from January 1, 2023 to access Consular services (Fast.It and Prenot@mi).
In May our representative Anna Cambiaggi organised with Comites Londra a webinar on the SPID, with all you need to know (watch the recording, in Italian) about this crucial new digital system to access Italian public services.
If you need instructions in English, here they are.
The Public Digital Identity System (SPID) is becoming established as the leading online identification tool for citizens and businesses for interaction with the Italian public administration Through a single username and a single password it is possible to interact with, for example, the Italian state pension system (INPS), revenue agency, and the registry office
The SPID identity is also the key to access the public services provided by the member states of the European Union that have joined the EU wide digital identification system (eIDAS)
To learn more, read the excellent infographic prepared by Anna and published by Comites Londra
Update posted by our Comites Londra representative Germana Canzi
Il 3 Dicembre, grazie al vostro sostegno, sono stati eletti 5 nostri consiglieri: Elena Remigi, Dimitri Scarlato, Germana Canzi, Golam Maula Tipu e Anna Cambiaggi.
La nostra lista è risultata seconda, al 30%, con 1159 voti e 5 consiglieri, dopo la lista di Mani Unite che domina il Comites da decenni e per molto tempo è stata l’unica lista nelle elezioni: 1399 voti (6 consiglieri). Fanno seguito Insieme per Cambiare con 870 voti (4 consiglieri) e il Movimento Italiano in Europa 714 voti (3 consiglieri).
Ringraziamo tutti i nostri candidati non eletti per l’impegno speso e soprattutto i nostri elettori. Abbiamo avuto un appoggio molto forte da parte di varie persone della comunità italiana meno rappresentata fino ad ora nei Comites ma molto importante nel contesto dell’emigrazione italiana in Inghilterra – il mondo della ricerca universitaria, la cultura e il mondo delle ONG.
La nostra lista è stata anche sostenuta da diversi candidati della folta e storica comunità italiana di Bedford, i cui elettori ringraziamo (non ci dimenticheremo delle vostre istanze). Siamo anche orgogliosi di aver ottenuto un considerevole numero di voti della comunità italo-bengalese in rappresentanza del fatto che una larga parte degli Italiani in Inghilterra e Galles non sono nati in Italia, ed è importante riflettere e sostenere nei Comites questa diversità delle nostre comunità.
Il nostro approccio collegiale
Elena Remigi, la nostra capolista, ha immediatamente – all’indomani del risultato – contattato vari neo eletti e capolista, per sentire che idea di Comites avessero, e per proporre alla lista Mani Unite, in quanto lista con più voti, un lavoro di cooperazione e di forte convergenza sui punti del programma che riguardano i cittadini, i servizi consolari ecc. Come Moving Forward abbiamo sempre sottolineato l’importanza di lavorare in armonia con tutte le liste e valorizzare tutti, con l’intenzione di proporre un lavoro collegiale e basato sul consenso nel nuovo Comites, all’insegna dell’ottimo lavoro svolto in armonia dai consiglieri dei vari gruppi nel Comites uscente, a partire dal 2018.
In preparazione della prima riunione del 16 Dicembre 2021, in cui si sarebbe eletto l’esecutivo del Comites, nonostante la nostra volontà di sostenere un presidente di Mani Unite nella persona di Alessandro Gaglione, avendo egli ricevuto il maggior numero dei voti, abbiamo saputo di conversazioni dietro le quinte tra le altre liste, volte ad escluderci da qualunque carica di rilievo attraverso un vero e proprio “veto” nei nostri confronti, le motivazioni del quale non ci sono state spiegate.
La prima riunione del 16 Dicembre è stata quindi, purtroppo, uno spettacolo poco edificante in cui noi abbiamo cercato di fare pressione perché i motivi del veto nei confronti della nostra lista fosse discusso pubblicamente e in maniera trasparente. E’ inutile fare riunioni aperte al pubblico o in livestream, se poi la maggior parte delle conversazioni e decisioni importanti avvengono dietro le quinte. Noi siamo per la trasparenza.
Alla riunione difatti non è stata data la possibilità alla nostra lista di discutere la ragione per cui avremmo voluto Elena Remigi alla vice presidenza: l’enorme esperienza sulla protezione dei diritti dei cittadini nella Brexit, e il fatto che si tratti di una persona che, avendo già un profilo mediatico, potrebbe aiutare i Comites a farsi conoscere maggiormente; il fatto che pochi cittadini li conoscano è motivo di molte critiche e uno dei motivi principali per cui c’è troppa poca affluenza al voto.
Francesca Doria della lista Insieme per Cambiare, arrivata terza alle elezioni, dopo Moving Forward, ha ricevuto i voti di due delle altre liste, mentre Elena Remigi ha ricevuto solo i voti della nostra. Secondo le regole dei Comites questo ha determinato che andasse a lei la vice presidenza.
Ovviamente a livello di principio, siamo contenti del fatto che la vice presidenza sia andata a una donna di una lista nuova nei Comites. Ma rimane in fatto che nessuno dei candidati per l’esecutivo e’ stato presentato come si deve, e non c’e’ stata nessuna discussione; e’ chiaro che la decisione su chi dovesse ottenere cariche di rilievo era stata gia’ presa dalle altre liste dietro le quinte.
Purtroppo, pur augurando buon lavoro alle persone elette nelle varie cariche, riteniamo che questa maniera di agire sia caratteristica della vecchia politica dei Comites. Difatti, già a seguito delle precedenti elezioni, ci furono interferenze politiche simili volte ad escludere Moving Forward. Solo dal 2018 le cose cambiarono, e grazie a questo spirito di collaborazione fu possibile nei Comites portare avanti dei progetti interessanti e davvero d’impatto, soprattutto grazie all’inclusione del nostro consigliere uscente Andrea Pisauro. L’ultimo progetto coordinato da Pisauro è infatti un rapporto sull’impatto di pandemia e Brexit sugli Italiani in Gran Bretagna, presentato pochi giorni fa all’Istituto Italiano di Cultura. Numerosi altri progetti culturali e di ricerca portati avanti anche dai consiglieri Dimitri Scarlato, Marco Beranzoni e Golam Tipu sono elencati nei nostri resoconti su questo sito.
Purtroppo la situazione di spiacevole tensione e’ continuata con la riunione straordinaria del 29/12/21, convocata per discutere di due situazioni di ineleggibilita’ tra i consiglieri eletti. La legge e’ chiara, a nostro avviso, sul fatto che questi due consiglieri non siano eleggibili – uno per avere gia’ fatto parte di Comites per due mandati consecutivi, e uno per la sua carica professionale di coordinamento di un patronato, che creerebbe un potenziale conflitto di interessi.
Purtroppo, essendo in minoranza, non siamo riusciti a far rispettare dei principi che riteniamo fondamentali per un Comites credibile senza potenziali conflitti di interesse. Non abbiamo nessun interesse particolare a insistere, oltre alla trasparenza: se i due consiglieri si dovessero dimettere, i posti vacanti verrebbero assegnati a candidati delle loro liste, non alla nostra. Non cerchiamo il conflitto con le altre liste per il gusto di farlo, e anzi rimaniamo aperti alla collaborazione futura: la nostra motivazione su questa questione e’ esclusivamente volta a cercare di sfatare certe accuse che vengono fatte ai Comites di essere dominati da “sempre le stesse facce” e di essere poco trasparenti e con conflitti di interessi.
Ci stiamo prendendo una pausa di riflessione per decidere cosa sarà necessario fare, e per questo ci scusiamo anche del ritardo nel postare questo blog dopo le elezioni. Intanto, vorremmo dire ai nostri elettori che noi comunque andiamo avanti a difendere i diritti dei cittadini e a fare pressione per il miglioramento dei servizi consolari. Stiamo comunque lavorando su una serie di idee e faremo certamente tutto ciò che sarà possibile per portare avanti quello che abbiamo promesso nel nostro programma.
Sono gli ultimissimi giorni per registrarsi alle elezioni del Comites.
I cittadini italiani iscritti all’AIRE devono registrarsi entro il 3 Novembre seguendo le istruzioni a questo link
o su questo video
Se vivi a Londra, puoi registrarti di persona anche Sabato 30 Ottobre dalle 17 alla sede dell’INCA CGIL in 124 Canonbury Road N1 2UT, dove potrai anche mangiare una fetta di torta con alcuni candidati.
Infine, scarica il nostro volantino!
Il prossimo 3 Dicembre si terranno le elezioni per il rinnovo, in tutto il mondo, dei Comites ed è con grande piacere che annunciamo che la lista Moving Forward – Democrazia Bene Comune ha deciso di ripresentarsi a questo appuntamento candidandosi a guidare il Comites di Londra.
La nostra decisione riflette la volontà di continuare il lavoro svolto col mandato ricevuto dai cittadini nelle elezioni del 2015 e portare il Comites di Londra a un salto di qualità che lo renda il più attivo, innovativo ed intraprendente della rete di Comites nel mondo.
Sappiamo che molte persone non conoscono l’operato dei Comites e in alcuni casi ne contestano l’utilità. Ne capiamo le ragioni. Tuttavia è proprio in virtù del nostro lavoro di questi anni che ci sentiamo di affermare che un Comites è un importante presidio democratico che può fare molte cose utili per le comunità di italiani residenti all’estero.
Il lavoro svolto negli ultimi tre anni nel Comites di Londra offre una chiara dimostrazione di quanto e come ci si possa rendere utili alla comunità.
A partire dalla fine del 2018 infatti, dopo i primi tre anni di mandato segnati da difficoltà di interazione tra i consiglieri delle varie liste, il Comites di Londra ha trovato un suo assetto ed ha iniziato a lavorare con impegno ed unità d’intenti anche aiutato dalle pressanti esigenze create dalla Brexit.
L’istituzione di un gruppo di lavoro sulla Brexit che ha ricevuto un forte impulso dai consiglieri di Moving Forward Andrea Pisauro e Dimitri Scarlato, quest’ultimo ricandidato, e che ha operato in stretta sinergia con in Consolato Generale di Londra ha portato alla formulazione di un piano di azione biennale e a una migliore organizzazione del lavoro del Comites
Il primo pilastro del piano è stato una capillare azione di informazione volta ad aiutare i cittadini a fare domanda per il Settled e pre-Settled Status, gli schemi governativi per mantenere i propri diritti post-Brexit.
Prima dello scoppio della pandemia per tutto il 2019 sono stati infatti organizzati, in partnership con l’associazione New Europeans, una serie incontri informativi su tutto il territorio della circoscrizione Consolare. In totale sono stati organizzati una dozzina di incontri a Londra, a Bedford (grazie al forte impulso del consigliere Fiorentino Manocchio, anch’egli candidato con Moving Forward) e in altre località con alta concentrazione di italiani a cui hanno partecipato centinaia di connazionali. Questo lavoro è continuato anche dopo l’inizio della pandemia con l’invio di oltre 40mila lettere ai cittadini italiani anziani accompagnate da un volantino illustrato che spiegava come fare l’application. Allo stesso tempo abbiamo raggiunto la parte più giovane della comunità con una serie di infografiche sponsorizzate sui social media che hanno raggiunto migliaia di concittadini. Per tutta la durata del periodo di registrazione, il numero di telefono del segretario del Comites è stato letteralmente subissato di telefonate di connazionali che avevano bisogno di aiuto e tutti i consiglieri hanno fatto davvero il possibile per aiutare i connazionali che hanno riscontrato difficoltà nell’application, molto diffuse tra anziani, giovani precari e adulti, tra cui moltissime donne, senza continuità lavorativa, una percentuale significativa del quasi mezzo milione di italiani che hanno fatto domanda per Settled o Pre-Settled Status. A questo link è possibile leggere un breve report sulle attività svolte.
Il gruppo Brexit del Comites ha inoltre portato avanti un lavoro di analisi delle modifiche alla legislazione introdotte in tantissimi ambiti di interesse per la comunità italiana dagli accordi sulla Brexit, finalizzati nell’accordo di separazione, firmato nell’autunno 2019 che regola anche i nostri diritti post-Brexit e poi nell’accordo firmato alla vigilia di Natale del 2020 che regola tra le altre cose, gli attuali rapporti commerciali tra Regno Unito ed Unione Europea. Per questo studio il Comites si è avvalso di un collaboratore esterno, selezionato tramite regolare bando come tutte le posizioni aperte in questo Comites. A breve pubblicheremo sul sito tutto il lavoro prodotto.
Accanto a questo lavoro di informazione e assistenza e monitoraggio legislativo, il Comites, sempre su iniziativa dei consiglieri di Moving Forward ed in partnership con la campagna Take a Break from Brexit ha inoltre organizzato, nella primavera del 2019, il concorso culturale What Does Brexit Mean to You? che ha visto la partecipazione di decine di artisti italiani ed europei in cinque categorie artistiche. A questo link potete curiosare le opera vincitrici premiate ad una cerimonia in Consolato nel Giugno del 2019. Il lavoro a supporto della cultura italiana è continuato anche con il patrocinio ad altre iniziative come il patrocinio al teatro siculo-inglese della Trinacria e quello al Musical degli italiani a Londra.
Molta attenzione è stata anche dedicata al tema dei servizi consolari, in cui il Comites si è fatto sistematicamente portavoce presso il Consolato delle difficoltà di migliaia di cittadini italiani alle prese con serie difficoltà nei rinnovi dei passaporti e in altre pratiche burocratiche, problematiche divenute particolarmente serie dopo lo scoppio della pandemia. Abbiamo fatto questo lavoro con passione sebbene occorre ricordare che la situazione fosse andata gradualmente migliorando, grazie all’assunzione, negli anni post-Brexit, di un maggior numero di addetti e a un buon lavoro di recupero di oltre 35 mila pratiche arretrate nel Luglio 2020 che hanno portato a una significative riduzione di tempi di attesa per iscrizioni e cambi di indirizzo dell’AIRE come di molte altre pratiche, che vengono ora processate in pochi giorni. Molto tuttavia rimane da fare sia nel migliorare la comunicazione tra il Consolato e i cittadini, sia nel chiedere con forza che non vengano ridotti gli attuali livelli di organico nel Consolato di Londra mentre si procede finalmente alla riapertura di quello di Manchester e anzi noi chiediamo con forza che si pianifichi la riapertura di uno sportello Consolare a Bedford.
Oltre alle attività direttamente legate alla Brexit, il Comites ha intrapreso con decisione e con il significativo contributo dei consiglieri di Moving Forward un lavoro di ricerca e analisi dei mutamenti nella comunità.
Il primo di questi studi ha avuto come oggetto l’analisi dei flussi di “onward migration” all’interno della comunità italiana nel Regno Unito. La migrazione si configura infatti sempre di più come un processo continuo in cui i cittadini si spostano più di una volta nella vita portando al moltiplicarsi delle opportunità e delle relazioni, ma anche dei problemi e delle vulnerabilità. Questa ricerca cerca appunto di capire come cambiano le esigenze dei migranti italiani che continuano a spostarsi e si è focalizzata, nel primo studio portato avanti in collaborazione con un gruppo di giovani ricercatrici italiane al King’s College di Londra coordinato dalla Prof. Talani, sul caso scuola della comunità italo-bengalese di Ilford, il cui rappresentante, Golam Maula Tipu, è uno dei nostri consiglieri anch’egli ricandidato nel nuovo Comites. Un rapporto su questo lavoro verrà pubblicato nelle prossime settimane. Vorremmo continuare questa importante ricerca nel prossimo Comites esaminando i pattern migratori di altre comunità di migranti con doppia cittadinanza (i.e. italo-brasiliani) e quelli dei giovani italiani della nuova migrazione seguita alla grande recessione del 2007-2009.
Un altro filone di ricerca sta riguardando il più generale impatto di Brexit e pandemia sulla comunità italiana nel Regno Unito. Il Comites ha infatti offerto il proprio patrocinio al report pubblicato dall’associazione Manifesto di Londra nel Dicembre 2020 e, insieme alla stessa associazione ha portato avanti, nel primo semestre del 2020, una propria survey che ha indagato gli orientamenti degli italiani rispetto alla Brexit e alla gestione della pandemia. Questo progetto è stato coordinato dal consigliere di Moving Forward Andrea Pisauro. Questo secondo lavoro verrà pubblicato nelle prossime settimane e costituisce la prima fotografia di cosa pensano gli italiani nel Regno Unito della Brexit e della direzione generale del Paese. Sono risultati estremamente interessanti, che non vi anticipiamo ma che vi invitiamo a leggere non appena pubblicati.
Un ulteriore capitolo di questo capitolo di ricerca è stato costituito da un’approfondita e appassionata storia dell’emigrazione italiana a Bedford, pubblicata in un libretto curato dal consigliere Fiorentino Manocchio, nato e cresciuto a Bedford, e candidato con Moving Forward. Il compendio analizza con interviste e testimonianze dirette, il percorso storico della comunità italiana nella cittadina del Bedfordshire, da quando, agli inizi degli anni ‘50, London Brick Company e altre imprese portarono migliaia di lavoratori italiani, in prevalenza molisani, a lavorare nel settore edile fino ai giorni nostri in cui gli italiani a Bedford sono integrati nel tessuto cittadino esprimendo tra l’altro anche consiglieri nel Council locale come Luigi Reale, per un periodo nostro collega nel Comites e apprezzato punto di riferimento della comunità e lo stesso Fiorentino Manocchio, consigliere del council di Kempston, un comune di 45 mila abitanti vicino Bedford, dove pure vivono molti italiani.
Il lavoro del Comites negli ultimi tre anni si è concentrato molto anche sul migliorare la comunicazione. La pagina facebook del Comites, creata dai consiglieri di Moving Forward a inizio mandato, ha raggiunto e superato i 4000 likes ed è ormai un punto di riferimento di molti concittadini per informazioni sulle normative COVID sui viaggi da e per l’Italia e su molte altre questioni utili. A partire dall’Autunno 2020 il Comites si è anche dotato di un ufficio stampa, il cui attuale addetto Alessandro Allocca ha fatto un eccellente lavoro per mettere il Comites in contatto con tutti i principali giornali italiani presenti a Londra. Sono stati inoltre realizzati una serie di utili live webinar che hanno avuto molto successo. Tra questi, ci siamo occupati dei problemi relativi all’AIRE, NHS/Sanita, Settled Status, Fisco.
L’arrivo della pandemia ha portato all’inizio del 2020 al rinvio delle elezioni e, per quanto riguarda il gruppo di Moving Forward, alle dimissioni causa maternità della nostra capolista del 2015 Martina Di Simplicio che ringraziamo di cuore per l’impegno di questi anni. A lei è subentrata, seppure per pochi mesi, Tecla Castella, consigliera residente a Oxford. Il Comites nel frattempo si è prontamente trasferito online, con la trasmissione di tutte le assemblee successive all’inizio della pandemia in diretta streaming su facebook, (qui un esempio).
Un punto a parte merita l’esame del bilancio che il Comites uscente lascerà a quello che verrà eletto a Dicembre. Trovatosi nel 2015 ad affrontare una situazione di bilancio complessa, nel corso degli anni il Comites ha estinto ogni debito, tagliato molte spese inutili, ha aperto un conto in banca dove ha accumulato un piccolo ma significativo avanzo di bilancio anche grazie al fatto che moltissime delle attività descritte in precedenza sono state finanziate sulla base di progetti integrativi presentati al ministero, senza usare il finanziamento ordinario. Pensiamo che questa buona gestione finanziaria, di cui ringraziamo il tesoriere uscente Ezio Fabiani, metta il Comites che andremo ad eleggere nelle condizioni di continuare a lavorare seriamente incrementando il volume delle attività. Ci piace inoltre immaginare che una parte del bilancio possa essere gestita in modo partecipato con i cittadini, andando a finanziare i progetti più interessanti e utili presentati dai cittadini italiani residenti nella circoscrizione consolare. A questo link si possono consultare i bilanci di questi anni.
A tutti coloro che pensano che il bilancio del Comites, poche decine di migliaia di euro l’anno, sia uno spreco vorremmo fare riflettere sul fatto che questo bilancio oltre a pagare gli stipendi di tre dipendenti (un segretario, un grafico e un addetto stampa estremamente professionali e al servizio della comunità), ha permesso di svolgere tutte le attività che abbiamo sopra riassunto. Noi crediamo che siano soldi ben spesi e siamo orgogliosi che lo stato italiano offra alle comunità di suoi cittadini emigrati un piccolo fondo a disposizione dei cittadini che si autoorganizzano democraticamente. Il Comites è sostanzialmente questo. Se il suo bilancio è uno spreco o viene speso in modo utile dipende solamente dalle scelte, sovrane, dei cittadini elettori.
Di sicuro c’è ancora moltissimo da fare per rendere il Comites più visibile e capace di affrontare i numerosi e seri problemi della comunità italiana più grande al mondo.
Noi vogliamo rendere il COMITES di Londra un’istituzione trasparente, utile e in prima linea al servizio dei cittadini italiani nel Regno Unito, capace di interpretarne esigenze e aspirazioni e di promuovere una sana integrazione con un presidio di difesa dei diritti post-Brexit.
Per questa ragione vi chiediamo di partecipare alle prossime elezioni del Comites scegliendo e scegliendo bene da chi farvi rappresentare.
Qui potete trovare i nostri candidati e qui il nostro programma.
Registratevi entro il 3 Novembre seguendo le istruzioni di questo link.
E il 3 Dicembre contiamo sul vostro aiuto per fare arrivare in Consolato il vostro plico con barrato il simbolo di Moving Forward e sei preferenze dei vostri candidati preferiti.
I consiglieri di Moving Forward – Democrazia Bene Comune
I consiglieri della lista Moving Forward nel Comites di Londra sono lieti di presentare il concorso culturale What Does Brexit Mean to You? organizzato dal Comites di Londra in sinergia con la campagna Take a Break from Brexit.
“Brexit means Brexit” è la famosa espressione con cui la prima ministra Theresa May ha simbolicamente chiuso la discussione sulle implicazioni della scelta effettuata dal popolo britannico nel referendum del 23 Giugno del 2016. Ma a 3 anni dal Referendum nessuno può dire di sapere con certezza cosa significhi quella parola e nel caos generalizzato in cui versa il Regno Unito, la Brexit significa qualcosa di diverso per ciascuno di noi.
Sicuramente La Brexit rappresenta una grande fonte di incertezza e di cambiamento per i nostri connazionali nel Regno Unito, le cui vite sono spesso vissute a cavallo tra l’Italia e la loro residenza britannica. In molti modi, la Brexit rappresenta la sfida più grande mai affrontata dalla comunità italiana e da quelle europee in Gran Bretagna, il cui significato rimette in discussione la stessa identità di molti di noi.
Per questa ragione il Comites di Londra ha ritienuto fondamentale creare un’occasione per lasciare esprimere ai cittadini il senso di quanto sta accadendo. Mai come durante una crisi è la dimensione artistica quella capace di catturare e facilitare l’espressione di tensioni e desideri latenti, che rischiano di generare ansie e stress se non lasciati liberi di essere espressi e rappresentati.
Per questo il Comites di Londra organizza, in sinergia con gli altri Comites del Regno Unito e in partnership con la campagna Take a Break from Brexit, un concorso culturale, intitolato What does Brexit mean to you?, in cui una giuria composta da intellettuali italiani in Inghilterra giudicherà i lavori artistici che i cittadini vorranno mandare.
Saranno ammesse foto, illustrazioni, fumetti, video, racconti e qualunque altro opera che esprima il significato evanescente di questa parola dalle mille implicazioni. Il concorso stato lanciato a inizio Marzo e sarà chiusa con una premiazione al Consolato Italiano di Londra il 24 Maggio 2019, a cavallo tra la data delle elezioni europee in Italia e quelle, possibili ma ancora incerte, nel Regno Unito.
Clicca qui per il regolamento completo del concorso o per inviare la tua opera.
a poco più di tre anni dall’inizio del nostro lavoro volontario nel Comites, è venuto il momento di un bilancio su questa esperienza di impegno civico. Non è stato facile scriverlo, come del resto poche cose sono state facili in questi tre anni lunghi e faticosi…come scoprirete scorrendolo. Buona lettura!
La nascita di Moving Forward e le elezioni.
MOVING FORWARD – Democrazia Bene Comune nasce nel Settembre 2014 per iniziativa di un gruppo di cittadine e cittadini per lo più di nuova emigrazione che si aggregano per rappresentare la comunità italiana in Inghilterra alle elezioni per il rinnovo del Comites di Londra.
I COMITES sono l’unico organo democratico di rappresentanza delle comunità italiane all’estero e il governo italiano aveva annunciato, dopo 5 anni di rinvii, le elezioni per il Dicembre 2014. Allora, molti di noi, come molti dei cittadini residenti all’estero in particolare di nuova emigrazione, sapevamo a malapena dell’esistenza di questo organo di rappresentanza.
Moving Forward nasce innanzitutto per rilanciare il COMITES e aprirlo ai nuovi cittadini arrivati in Inghilterra con l’ondata migratoria che da 5 anni porta a Londra quasi duemila italiani al mese. Democrazia Bene Comune per noi significava che ogni istituzione va difesa dal disinteresse e dall’incuria e che il Comites della comunità di italiani più grande al mondo potesse essere un avamposto di democrazia, il laboratorio in cui sperimentare un modo nuovo di intendere la rappresentanza all’estero.
In un momento storico critico per l’integrazione europea e per il futuro di una società britannica aperta e accogliente ritenevamo che un Comites gestito in modo moderno e innovativo potesse giocare un ruolo significativo per fare ascoltare la voce di una comunità di cittadini europei. Per questo Moving Forward mette insieme un gruppo di persone unite da una comune visione progressista in una lista civica, giovane, con uguale rappresentanza di genere, rappresentativa di diverse storie e provenienze sociali, attive nel mondo della cultura, dell’associazionismo e della politica.
La campagna elettorale si rivela piena di ostacoli: prima rimandata ad Aprile da un decreto last minute, poi ostacolata da una strutturale mancanza di informazione da parte delle istituzioni e da modalità elettorali burocratiche fin quasi a disincentivare il voto, infine complicata da un ricorso contro la nostra lista dichiarato illegittimo soltanto a poche settimane dal voto. Nonostante ciò alle elezioni la nostra lista conquista quasi il 30% dei voti validi eleggendo 5 consiglieri su 18: la capolista Martina Di Simplicio (456 preferenze personali), Andrea Pisauro (359), Tipu Golam Maula (325), Clara Caleo Green (278) e Laura De Bonfils (320). Ad arrivare prima è la lista moderata Mani Unite, espressione della vecchia emigrazione con esponenti del precedente Comites, che elegge 7 consiglieri.
Inizio dei lavori.
Alla prima seduta del Comites l’incontro tra rappresentanti della nuova e vecchia immigrazione si apre con molta diffidenza, forse specchio di due mondi che si conoscono poco anche nella realtà quotidiana. Per superare lo stallo dovuto alle divisioni presenti tra le altre liste e con l’entusiasmo e la disponibilità all’impegno dei neofiti, Moving Forward offre la candidatura a Presidente di Andrea Pisauro su un programma di radicale rinnovamento. Dopo aver preso 9 voti sui 10 necessari alla prima votazione, in seconda battuta Andrea viene superato da Pietro Molle della lista Mani Unite per 7 a 8. Eleggiamo tuttavia Martina Di Simplicio come rappresentante nell’esecutivo, motivati a impegnarci per far lavorare seriamente il Comites tanto collaborando quanto facendo opposizione critica e costruttiva, linea confermata nella prima assemblea di Moving Forward dai sostenitori della lista e dai rappresentanti delle organizzazioni che l’hanno promossa.
Le prime riunioni sono dedicate all’approvazione del Regolamento del Comites, all’elezione del tesoriere Fabiani, e al riassesto finanziario del Comites (che aveva ereditato dalla passata gestione un passivo di oltre £7000). Il nostro contributo porta ad una riduzione delle molte spese inutili (da un collegamento internet “business” a un conto bancario da £300 l’anno). Accanto a questo ci impegniamo da subito affinché sia migliorata la comunicazione del Comites con i cittadini e, seppur con fatica sempre di fronte all’immancabile diffidenza della lista Mani Unite, riusciamo a far eleggere Laura de Bonfils alla Presidenza della commissione comunicazione. Il lavoro di Laura porta alla creazione del primo sito e della prima pagina facebook del Comites di Londra.
Lavori in corso: la nuova immigrazione.
Alla fine del 2015 Moving Forward propone un progetto che viene finanziato con un contributo integrativo di £4000 volto alla realizzazione di video informativi di supporto alla nuova immigrazione. Otteniamo che per la prima volta siano bandite pubblicamente le posizioni di supporto amministrativo al Comites e per la realizzazione dei video informativi, con selezione trasparente a cui si sono dedicati i nostri consiglieri. Inoltre supervisioniamo lo stage di uno studente che lavora alla stesura di guide informative per chi cerca casa, lavoro o accesso al welfare nel Regno Unito.
Grazie ai video, pubblicati sul canale youtube del Comites, un italian@ appena arrivato nel Regno Uniot può ottenere informazioni in pochi minuti su come trovare una casa, un lavoro, accedere al welfare e votare nel Regno Unito, potendo poi approfondire i vari temi sulle guide messe a disposizione sul sito del Comites.
Lavori in corso: servizi consolari e comunità italo-bengalese.
Intanto, il servizio consolare di Londra è allo stremo a causa di risorse assolutamente inadeguate alle richieste della comunità che il Ministero stenta a riconoscere. Insieme a tutte le liste del Comites tentiamo di spronare il Consolato all’innovazione, anche se restano problemi strutturali che portano al fallimento i tentativi di rendere il sistema più efficiente (vedi la gestione della prenotazione per il rinnovo passaporti).. Moving Forward incontra le istituzioni per rappresentare le istanze complesse della comunità italo-bengalese, cercando di organizzare un incontro pubblico nella stessa comunità a Ilford, rimandato a causa della neve.
Lavori in corso: Brexit e referendum costituzionale.
Nel corso del 2016 Clara Caleo Green passa il testimone a Marco Beranzoni, il primo dei non eletti per un pugno di preferenze, meritandosi il plauso unanime della lista. Moving Forward si impegna nella campagna europeista che precede il referendum sull’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Dopo la Brexit proponiamo di organizzare dibattiti in vista del referendum costituzionale del Dicembre 2016 in cui diffondere anche informazioni sullo stato delle negoziazioni e sui diritti dei cittadini europei nel Regno Unito.
Di fronte alla crescente preoccupazione della comunità rispetto alla Brexit, e all’inerzia del resto del Comites, in una affollata assemblea aperta di Moving Forward nasce la proposta di organizzare una campagna di lobby e assistenza sul tema della Brexit. Il 29 Marzo 2017 nasce così Together Forward – Italians for European Rights in the UK: movimento plurale della comunità italiana che inizia a collaborare con le associazioni di cittadini UE per l’organizzazione di eventi di assistenza legale e informazione sulla Brexit e per fare lobby per la difesa dei diritti di cittadinanza UE post-Brexit presso istituzioni britanniche, italiane ed europee. Dimitri Scarlato, presidente di Together Forward, entra dopo alcuni mesi a far parte del Comites, subentrando come primo dei non eletti a Laura de Bonfils (trasferitasi a Bruxelles).
Nel giugno 2017 presentiamo al Comites una mozione per l’istituzione di una commissione Brexit, chiedendo che le poche risorse economiche e umane del Comites vengano interamente dedicate all’informazione dei cittadini sulla Brexit e ad azioni di lobby per la difesa dei diritti degli italiani nel Regno Unito. Ancora una volta veniamo ostacolati dai rappresentanti del CGIE e dalla maggioranza del Comites. I motivi dell’opposizione restano incomprensibili tanto che il Presidente Molle dopo aver rifiutato di mettere in votazione questa mozione a giugno, a settembre 2017 istituisce poi un’analoga commissione Brexit, e ne entrano a fare parte Martina Di Simplicio, Andrea Pisauro e Dimitri Scarlato.
Nel novembre 2017 la Commissione Brexit approva una posizione comune del Comites, dopo un intenso lavoro di mediazione. Con il consigliere Ezio Fabiani prepariamo un nuovo progetto per il 2018 che ottiene fondi integrativi per realizzare un aggiornamento sulla normativa in corso inerente ai diritti dei cittadini europei e sulle negoziazioni della Brexit. Il progetto diretto dal consigliere Fabiani viene finanziato e viene selezionato a lavorarvi un consulente specializzato. Tuttavia, nonostante le richieste di Moving Forward la Commissione Brexit non viene convocata dal Presidente Molle, che comincia a istruire i lavori di consulenza sulla Brexit senza coinvolgere gli altri consiglieri fino all’aprile 2018.
Procedure e bilanci.
In questi tre anni, abbiamo più volte lamentato con la maggioranza una gestione estremamente approssimativa, a partire dalla convocazione e organizzazione delle riunioni, dall’incapacità di delegare che ha spesso rallentato la conclusione dei progetti, e dalla mancanza di consultazione dei membri del Comites con una tempistica adeguata sulle decisioni importanti. Anche quando le nostre richieste di un deciso cambiamento sono rimaste senza risposta, abbiamo continuato a cercare di portare avanti iniziative e collaborare con senso di responsabilità. Nell’Aprile 2018, Il Presidente Molle ha emesso un comunicato stampa su una vicenda di cronaca dai connotati etici estremamente complessi e delicati senza alcuna consultazione dei membri dell’esecutivo, esempio paradigmatico della sua concezione personalistica del Comites e della trascuratezza per le più elementari procedure democratiche. Questo episodio e l’ennesima assenza di chiarimenti in proposito hanno portato alle dimissioni di Martina Di Simplicio, supportate da tutto il gruppo, dall’esecutivo del Comites.
Il Comites è un organismo da cambiare profondamente, congiuntamente a una profonda revisione degli istituti di rappresentanza degli italiani all’estero. Non ha compiti consultivi statutari di rilievo che ne giustifichino l’esistenza istituzionale, e per le sue modalità di elezione rimane scarsamente rappresentativo della cittadinanza di cui dovrebbe portare le istanze. La sua elezione deve avvenire dopo una campagna di informazione reale a tutti gli italiani residenti all’estero da parte del Governo e dei Consolati, e non con la clandestina pre-iscrizione a liste elettorali separate e che di fatto limitano l’elettorato a chi il Comites lo conosce già. Inoltre, nessuna istituzione dello stato italiano è tenuta a rispondere a richieste o pareri del Comites: questo significa che la capacità di influenza del Comites è estremamente limitata e dipende strettamente dalle persone che lo dirigono, dalla loro abilità di aggregare, fare networking e lobby.
A tre anni dall’elezione, ci domandiamo se con le poche risorse a sua disposizione e fondandosi sul solo lavoro volontario il Comites di Londra avrebbe mai avuto la capacità di raggiungere, informare e farsi portavoce davvero di tutta la circoscrizione consolare di Londra e delle sue complessità. Un lavoro impossibile per cinque consiglieri di Moving Forward in particolare in condizioni di scarsa sintonia con il resto del Comites, la cui guida rimane insufficiente a rispondere alle esigenze di una comunità sempre più grande.
In queste circostanze riteniamo che la priorità sia spostare quante più risorse possibili su un’unica semplice linea di iniziative focalizzate sulla Brexit. Come Moving Forward ci impegneremo nel Comites a organizzare incontri in tutto il territorio della circoscrizione consolare di Londra per informare sui progressi Brexit insieme agli esperti di Together Forward e dei the3million, nonché in collaborazione con le risorse offerte dall’Ambasciata.
Ed in chiusura, lo scandalo COASIT
Proprio nelle settimane in cui completavamo questo report abbiamo assistito all’ennesima allucinante vicenda italiana, con la liquidazione improvvisa dell’ente gestore dei corsi di lingua italiana, il COASIT, in quello che appare un vero e proprio 8 Settembre dell’insegnamento dell’Italiano in Gran Bretagna. Qui è possibile trovare il nostro comunicato con la richiesta immediata di chiarimenti a COASIT, governo e Consolato e una proposta all’insegna della trasparenza per superare l’empasse che ha lasciato oltre 50 insegnanti senza stipendo e 5000 studenti senza insegnamento. Una vicenda sulla quale non abbasseremo l’attenzione, insieme ai colleghi di ItalUk e ai tanti altri sconcertati dalla situazione.