Cosa abbiamo fatto nel Comites di Londra, un lavoro da portare avanti, insieme!

Il prossimo 3 Dicembre si terranno le elezioni per il rinnovo, in tutto il mondo, dei Comites ed è con grande piacere che annunciamo che la lista Moving Forward – Democrazia Bene Comune ha deciso di ripresentarsi a questo appuntamento candidandosi a guidare il Comites di Londra.

La nostra decisione riflette la volontà di continuare il lavoro svolto col mandato ricevuto dai cittadini nelle elezioni del 2015 e portare il Comites di Londra a un salto di qualità che lo renda il più attivo, innovativo ed intraprendente della rete di Comites nel mondo.

Sappiamo che molte persone non conoscono l’operato dei Comites e in alcuni casi ne contestano l’utilità. Ne capiamo le ragioni. Tuttavia è proprio in virtù del nostro lavoro di questi anni che ci sentiamo di affermare che un Comites è un importante presidio democratico che può fare molte cose utili per le comunità di italiani residenti all’estero.

Il lavoro svolto negli ultimi tre anni nel Comites di Londra offre una chiara dimostrazione di quanto e come ci si possa rendere utili alla comunità.

A partire dalla fine del 2018 infatti, dopo i primi tre anni di mandato segnati da difficoltà di interazione tra i consiglieri delle varie liste, il Comites di Londra ha trovato un suo assetto ed ha iniziato a lavorare con impegno ed unità d’intenti anche aiutato dalle pressanti esigenze create dalla Brexit.

L’istituzione di un gruppo di lavoro sulla Brexit che ha ricevuto un forte impulso dai consiglieri di Moving Forward Andrea Pisauro e Dimitri Scarlato, quest’ultimo ricandidato, e che ha operato in stretta sinergia con in Consolato Generale di Londra ha portato alla formulazione di un piano di azione biennale e a una migliore organizzazione del lavoro del Comites

Il primo pilastro del piano è stato una capillare azione di informazione volta ad aiutare i cittadini a fare domanda per il Settled e pre-Settled Status, gli schemi governativi per mantenere i propri diritti post-Brexit.

Prima dello scoppio della pandemia per tutto il 2019 sono stati infatti organizzati, in partnership con l’associazione New Europeans, una serie incontri informativi su tutto il territorio della circoscrizione Consolare. In totale sono stati organizzati una dozzina di incontri a Londra, a Bedford (grazie al forte impulso del consigliere Fiorentino Manocchio, anch’egli candidato con Moving Forward) e in altre località con alta concentrazione di italiani a cui hanno partecipato centinaia di connazionali. Questo lavoro è continuato anche dopo l’inizio della pandemia con l’invio di oltre 40mila lettere ai cittadini italiani anziani accompagnate da un volantino illustrato che spiegava come fare l’application. Allo stesso tempo abbiamo raggiunto la parte più giovane della comunità con una serie di infografiche sponsorizzate sui social media che hanno raggiunto migliaia di concittadini. Per tutta la durata del periodo di registrazione, il numero di telefono del segretario del Comites è stato letteralmente subissato di telefonate di connazionali che avevano bisogno di aiuto e tutti i consiglieri hanno fatto davvero il possibile per aiutare i connazionali che hanno riscontrato difficoltà nell’application, molto diffuse tra anziani, giovani precari e adulti, tra cui moltissime donne, senza continuità lavorativa, una percentuale significativa del quasi mezzo milione di italiani che hanno fatto domanda per Settled o Pre-Settled Status. A questo link è possibile leggere un breve report sulle attività svolte.

Il gruppo Brexit del Comites ha inoltre portato avanti un lavoro di analisi delle modifiche alla legislazione introdotte in tantissimi ambiti di interesse per la comunità italiana dagli accordi sulla Brexit, finalizzati nell’accordo di separazione, firmato nell’autunno 2019 che regola anche i nostri diritti post-Brexit e poi nell’accordo firmato alla vigilia di Natale del 2020 che regola tra le altre cose, gli attuali rapporti commerciali tra Regno Unito ed Unione Europea. Per questo studio il Comites si è avvalso di un collaboratore esterno, selezionato tramite regolare bando come tutte le posizioni aperte in questo Comites. A breve pubblicheremo sul sito tutto il lavoro prodotto.

Accanto a questo lavoro di informazione e assistenza e monitoraggio legislativo, il Comites, sempre su iniziativa dei consiglieri di Moving Forward ed in partnership con la campagna Take a Break from Brexit ha inoltre organizzato, nella primavera del 2019, il concorso culturale What Does Brexit Mean to You? che ha visto la partecipazione di decine di artisti italiani ed europei in cinque categorie artistiche. A questo link potete curiosare le opera vincitrici premiate ad una cerimonia in Consolato nel Giugno del 2019. Il lavoro a supporto della cultura italiana è continuato anche con il patrocinio ad altre iniziative come il patrocinio al teatro siculo-inglese della Trinacria e quello al Musical degli italiani a Londra.

Da sinistra, il tesoriere uscente del Comites di Londra Ezio Fabiani, i consiglieri uscenti di Moving Forward Andrea Pisauro e Marco Beranzoni, la collaboratrice del Comites Elisa De Pasquale, la madrina del concorso e capolista di Moving Forward Elena Remigi e il consigliere uscente e candidato Dimtri Scarlato alla cerimonia di premiazione del concorso culturale What Does Brexit Mean to You?

Molta attenzione è stata anche dedicata al tema dei servizi consolari, in cui il Comites si è fatto sistematicamente portavoce presso il Consolato delle difficoltà di migliaia di cittadini italiani alle prese con serie difficoltà nei rinnovi dei passaporti e in altre pratiche burocratiche, problematiche divenute particolarmente serie dopo lo scoppio della pandemia. Abbiamo fatto questo lavoro con passione sebbene occorre ricordare che la situazione fosse andata gradualmente migliorando, grazie all’assunzione, negli anni post-Brexit, di un maggior numero di addetti e a un buon lavoro di recupero di oltre 35 mila pratiche arretrate nel Luglio 2020 che hanno portato a una significative riduzione di tempi di attesa per iscrizioni e cambi di indirizzo dell’AIRE come di molte altre pratiche, che vengono ora processate in pochi giorni. Molto tuttavia rimane da fare sia nel migliorare la comunicazione tra il Consolato e i cittadini, sia nel chiedere con forza che non vengano ridotti gli attuali livelli di organico nel Consolato di Londra mentre si procede finalmente alla riapertura di quello di Manchester e anzi noi chiediamo con forza che si pianifichi la riapertura di uno sportello Consolare a Bedford.

Oltre alle attività direttamente legate alla Brexit, il Comites ha intrapreso con decisione e con il significativo contributo dei consiglieri di Moving Forward un lavoro di ricerca e analisi dei mutamenti nella comunità.

Il primo di questi studi ha avuto come oggetto l’analisi dei flussi di “onward migration” all’interno della comunità italiana nel Regno Unito. La migrazione si configura infatti sempre di più come un processo continuo in cui i cittadini si spostano più di una volta nella vita portando al moltiplicarsi delle opportunità e delle relazioni, ma anche dei problemi e delle vulnerabilità. Questa ricerca cerca appunto di capire come cambiano le esigenze dei migranti italiani che continuano a spostarsi e si è focalizzata, nel primo studio portato avanti in collaborazione con un gruppo di giovani ricercatrici italiane al King’s College di Londra coordinato dalla Prof. Talani, sul caso scuola della comunità italo-bengalese di Ilford, il cui rappresentante, Golam Maula Tipu, è uno dei nostri consiglieri anch’egli ricandidato nel nuovo Comites. Un rapporto su questo lavoro verrà pubblicato nelle prossime settimane. Vorremmo continuare questa importante ricerca nel prossimo Comites esaminando i pattern migratori di altre comunità di migranti con doppia cittadinanza (i.e. italo-brasiliani) e quelli dei giovani italiani della nuova migrazione seguita alla grande recessione del 2007-2009.

Un altro filone di ricerca sta riguardando il più generale impatto di Brexit e pandemia sulla comunità italiana nel Regno Unito. Il Comites ha infatti offerto il proprio patrocinio al report pubblicato dall’associazione Manifesto di Londra nel Dicembre 2020 e, insieme alla stessa associazione ha portato avanti, nel primo semestre del 2020, una propria survey che ha indagato gli orientamenti degli italiani rispetto alla Brexit e alla gestione della pandemia. Questo progetto è stato coordinato dal consigliere di Moving Forward Andrea Pisauro. Questo secondo lavoro verrà pubblicato nelle prossime settimane e costituisce la prima fotografia di cosa pensano gli italiani nel Regno Unito della Brexit e della direzione generale del Paese. Sono risultati estremamente interessanti, che non vi anticipiamo ma che vi invitiamo a leggere non appena pubblicati.

Un ulteriore capitolo di questo capitolo di ricerca è stato costituito da un’approfondita e appassionata storia dell’emigrazione italiana a Bedford, pubblicata in un libretto curato dal consigliere Fiorentino Manocchio, nato e cresciuto a Bedford, e candidato con Moving Forward. Il compendio analizza con interviste e testimonianze dirette, il percorso storico della comunità italiana nella cittadina del Bedfordshire, da quando, agli inizi degli anni ‘50, London Brick Company e altre imprese portarono migliaia di lavoratori italiani, in prevalenza molisani, a lavorare nel settore edile fino ai giorni nostri in cui gli italiani a Bedford sono integrati nel tessuto cittadino esprimendo tra l’altro anche consiglieri nel Council locale come Luigi Reale, per un periodo nostro collega nel Comites e apprezzato punto di riferimento della comunità e lo stesso Fiorentino Manocchio, consigliere del council di  Kempston, un comune di 45 mila abitanti vicino Bedford, dove pure vivono molti italiani.

Il lavoro del Comites negli ultimi tre anni si è concentrato molto anche sul migliorare la comunicazione. La pagina facebook del Comites, creata dai consiglieri di Moving Forward a inizio mandato, ha raggiunto e superato i 4000 likes ed è ormai un punto di riferimento di molti concittadini per informazioni sulle normative COVID sui viaggi da e per l’Italia e su molte altre questioni utili. A partire dall’Autunno 2020 il Comites si è anche dotato di un ufficio stampa, il cui attuale addetto Alessandro Allocca ha fatto un eccellente lavoro per mettere il Comites in contatto con tutti i principali giornali italiani presenti a Londra. Sono stati inoltre realizzati una serie di utili live webinar che hanno avuto molto successo. Tra questi, ci siamo occupati dei problemi relativi all’AIRE, NHS/Sanita, Settled Status, Fisco.

L’arrivo della pandemia ha portato all’inizio del 2020 al rinvio delle elezioni e, per quanto riguarda il gruppo di Moving Forward, alle dimissioni causa maternità della nostra capolista del 2015 Martina Di Simplicio che ringraziamo di cuore per l’impegno di questi anni. A lei è subentrata, seppure per pochi mesi, Tecla Castella, consigliera residente a Oxford. Il Comites nel frattempo si è prontamente trasferito online, con la trasmissione di tutte le assemblee successive all’inizio della pandemia in diretta streaming su facebook, (qui un esempio).

Un punto a parte merita l’esame del bilancio che il Comites uscente lascerà a quello che verrà eletto a Dicembre. Trovatosi nel 2015 ad affrontare una situazione di bilancio complessa, nel corso degli anni il Comites ha estinto ogni debito, tagliato molte spese inutili, ha aperto un conto in banca dove ha accumulato un piccolo ma significativo avanzo di bilancio anche grazie al fatto che moltissime delle attività descritte in precedenza sono state finanziate sulla base di progetti integrativi presentati al ministero, senza usare il finanziamento ordinario. Pensiamo che questa buona gestione finanziaria, di cui ringraziamo il tesoriere uscente Ezio Fabiani, metta il Comites che andremo ad eleggere nelle condizioni di continuare a lavorare seriamente incrementando il volume delle attività. Ci piace inoltre immaginare che una parte del bilancio possa essere gestita in modo partecipato con i cittadini, andando a finanziare i progetti più interessanti e utili presentati dai cittadini italiani residenti nella circoscrizione consolare. A questo link si possono consultare i bilanci di questi anni.

A tutti coloro che pensano che il bilancio del Comites, poche decine di migliaia di euro l’anno, sia uno spreco vorremmo fare riflettere sul fatto che questo bilancio oltre a pagare gli stipendi di tre dipendenti (un segretario, un grafico e un addetto stampa estremamente professionali e al servizio della comunità), ha permesso di svolgere tutte le attività che abbiamo sopra riassunto. Noi crediamo che siano soldi ben spesi e siamo orgogliosi che lo stato italiano offra alle comunità di suoi cittadini emigrati un piccolo fondo a disposizione dei cittadini che si autoorganizzano democraticamente. Il Comites è sostanzialmente questo. Se il suo bilancio è uno spreco o viene speso in modo utile dipende solamente dalle scelte, sovrane, dei cittadini elettori.

Di sicuro c’è ancora moltissimo da fare per rendere il Comites più visibile e capace di affrontare i numerosi e seri problemi della comunità italiana più grande al mondo.

Noi vogliamo rendere il COMITES di Londra un’istituzione trasparente, utile e in prima linea al servizio dei cittadini italiani nel Regno Unito, capace di interpretarne esigenze e aspirazioni e di promuovere una sana integrazione con un presidio di difesa dei diritti post-Brexit.

Per questa ragione vi chiediamo di partecipare alle prossime elezioni del Comites scegliendo e scegliendo bene da chi farvi rappresentare.

Qui potete trovare i nostri candidati e qui il nostro programma.

Registratevi entro il 3 Novembre seguendo le istruzioni di questo link.

E il 3 Dicembre contiamo sul vostro aiuto per fare arrivare in Consolato il vostro plico con barrato il simbolo di Moving Forward e sei preferenze dei vostri candidati preferiti.

I consiglieri di Moving Forward – Democrazia Bene Comune


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Siamo un gruppo di cittadini che lavorano per continuare a migliorare e rinnovare il COMITES di Londra, dopo l'esperienza dei passati 6 anni. Vogliamo rappresentare tutti i cittadini italiani progressisti residenti a Londra, nel resto dell'Inghilterra del Sud e in Galles.

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