Cosa abbiamo fatto nel Comites di Londra, un lavoro da portare avanti, insieme!

Il prossimo 3 Dicembre si terranno le elezioni per il rinnovo, in tutto il mondo, dei Comites ed è con grande piacere che annunciamo che la lista Moving Forward – Democrazia Bene Comune ha deciso di ripresentarsi a questo appuntamento candidandosi a guidare il Comites di Londra.

La nostra decisione riflette la volontà di continuare il lavoro svolto col mandato ricevuto dai cittadini nelle elezioni del 2015 e portare il Comites di Londra a un salto di qualità che lo renda il più attivo, innovativo ed intraprendente della rete di Comites nel mondo.

Sappiamo che molte persone non conoscono l’operato dei Comites e in alcuni casi ne contestano l’utilità. Ne capiamo le ragioni. Tuttavia è proprio in virtù del nostro lavoro di questi anni che ci sentiamo di affermare che un Comites è un importante presidio democratico che può fare molte cose utili per le comunità di italiani residenti all’estero.

Il lavoro svolto negli ultimi tre anni nel Comites di Londra offre una chiara dimostrazione di quanto e come ci si possa rendere utili alla comunità.

A partire dalla fine del 2018 infatti, dopo i primi tre anni di mandato segnati da difficoltà di interazione tra i consiglieri delle varie liste, il Comites di Londra ha trovato un suo assetto ed ha iniziato a lavorare con impegno ed unità d’intenti anche aiutato dalle pressanti esigenze create dalla Brexit.

L’istituzione di un gruppo di lavoro sulla Brexit che ha ricevuto un forte impulso dai consiglieri di Moving Forward Andrea Pisauro e Dimitri Scarlato, quest’ultimo ricandidato, e che ha operato in stretta sinergia con in Consolato Generale di Londra ha portato alla formulazione di un piano di azione biennale e a una migliore organizzazione del lavoro del Comites

Il primo pilastro del piano è stato una capillare azione di informazione volta ad aiutare i cittadini a fare domanda per il Settled e pre-Settled Status, gli schemi governativi per mantenere i propri diritti post-Brexit.

Prima dello scoppio della pandemia per tutto il 2019 sono stati infatti organizzati, in partnership con l’associazione New Europeans, una serie incontri informativi su tutto il territorio della circoscrizione Consolare. In totale sono stati organizzati una dozzina di incontri a Londra, a Bedford (grazie al forte impulso del consigliere Fiorentino Manocchio, anch’egli candidato con Moving Forward) e in altre località con alta concentrazione di italiani a cui hanno partecipato centinaia di connazionali. Questo lavoro è continuato anche dopo l’inizio della pandemia con l’invio di oltre 40mila lettere ai cittadini italiani anziani accompagnate da un volantino illustrato che spiegava come fare l’application. Allo stesso tempo abbiamo raggiunto la parte più giovane della comunità con una serie di infografiche sponsorizzate sui social media che hanno raggiunto migliaia di concittadini. Per tutta la durata del periodo di registrazione, il numero di telefono del segretario del Comites è stato letteralmente subissato di telefonate di connazionali che avevano bisogno di aiuto e tutti i consiglieri hanno fatto davvero il possibile per aiutare i connazionali che hanno riscontrato difficoltà nell’application, molto diffuse tra anziani, giovani precari e adulti, tra cui moltissime donne, senza continuità lavorativa, una percentuale significativa del quasi mezzo milione di italiani che hanno fatto domanda per Settled o Pre-Settled Status. A questo link è possibile leggere un breve report sulle attività svolte.

Il gruppo Brexit del Comites ha inoltre portato avanti un lavoro di analisi delle modifiche alla legislazione introdotte in tantissimi ambiti di interesse per la comunità italiana dagli accordi sulla Brexit, finalizzati nell’accordo di separazione, firmato nell’autunno 2019 che regola anche i nostri diritti post-Brexit e poi nell’accordo firmato alla vigilia di Natale del 2020 che regola tra le altre cose, gli attuali rapporti commerciali tra Regno Unito ed Unione Europea. Per questo studio il Comites si è avvalso di un collaboratore esterno, selezionato tramite regolare bando come tutte le posizioni aperte in questo Comites. A breve pubblicheremo sul sito tutto il lavoro prodotto.

Accanto a questo lavoro di informazione e assistenza e monitoraggio legislativo, il Comites, sempre su iniziativa dei consiglieri di Moving Forward ed in partnership con la campagna Take a Break from Brexit ha inoltre organizzato, nella primavera del 2019, il concorso culturale What Does Brexit Mean to You? che ha visto la partecipazione di decine di artisti italiani ed europei in cinque categorie artistiche. A questo link potete curiosare le opera vincitrici premiate ad una cerimonia in Consolato nel Giugno del 2019. Il lavoro a supporto della cultura italiana è continuato anche con il patrocinio ad altre iniziative come il patrocinio al teatro siculo-inglese della Trinacria e quello al Musical degli italiani a Londra.

Da sinistra, il tesoriere uscente del Comites di Londra Ezio Fabiani, i consiglieri uscenti di Moving Forward Andrea Pisauro e Marco Beranzoni, la collaboratrice del Comites Elisa De Pasquale, la madrina del concorso e capolista di Moving Forward Elena Remigi e il consigliere uscente e candidato Dimtri Scarlato alla cerimonia di premiazione del concorso culturale What Does Brexit Mean to You?

Molta attenzione è stata anche dedicata al tema dei servizi consolari, in cui il Comites si è fatto sistematicamente portavoce presso il Consolato delle difficoltà di migliaia di cittadini italiani alle prese con serie difficoltà nei rinnovi dei passaporti e in altre pratiche burocratiche, problematiche divenute particolarmente serie dopo lo scoppio della pandemia. Abbiamo fatto questo lavoro con passione sebbene occorre ricordare che la situazione fosse andata gradualmente migliorando, grazie all’assunzione, negli anni post-Brexit, di un maggior numero di addetti e a un buon lavoro di recupero di oltre 35 mila pratiche arretrate nel Luglio 2020 che hanno portato a una significative riduzione di tempi di attesa per iscrizioni e cambi di indirizzo dell’AIRE come di molte altre pratiche, che vengono ora processate in pochi giorni. Molto tuttavia rimane da fare sia nel migliorare la comunicazione tra il Consolato e i cittadini, sia nel chiedere con forza che non vengano ridotti gli attuali livelli di organico nel Consolato di Londra mentre si procede finalmente alla riapertura di quello di Manchester e anzi noi chiediamo con forza che si pianifichi la riapertura di uno sportello Consolare a Bedford.

Oltre alle attività direttamente legate alla Brexit, il Comites ha intrapreso con decisione e con il significativo contributo dei consiglieri di Moving Forward un lavoro di ricerca e analisi dei mutamenti nella comunità.

Il primo di questi studi ha avuto come oggetto l’analisi dei flussi di “onward migration” all’interno della comunità italiana nel Regno Unito. La migrazione si configura infatti sempre di più come un processo continuo in cui i cittadini si spostano più di una volta nella vita portando al moltiplicarsi delle opportunità e delle relazioni, ma anche dei problemi e delle vulnerabilità. Questa ricerca cerca appunto di capire come cambiano le esigenze dei migranti italiani che continuano a spostarsi e si è focalizzata, nel primo studio portato avanti in collaborazione con un gruppo di giovani ricercatrici italiane al King’s College di Londra coordinato dalla Prof. Talani, sul caso scuola della comunità italo-bengalese di Ilford, il cui rappresentante, Golam Maula Tipu, è uno dei nostri consiglieri anch’egli ricandidato nel nuovo Comites. Un rapporto su questo lavoro verrà pubblicato nelle prossime settimane. Vorremmo continuare questa importante ricerca nel prossimo Comites esaminando i pattern migratori di altre comunità di migranti con doppia cittadinanza (i.e. italo-brasiliani) e quelli dei giovani italiani della nuova migrazione seguita alla grande recessione del 2007-2009.

Un altro filone di ricerca sta riguardando il più generale impatto di Brexit e pandemia sulla comunità italiana nel Regno Unito. Il Comites ha infatti offerto il proprio patrocinio al report pubblicato dall’associazione Manifesto di Londra nel Dicembre 2020 e, insieme alla stessa associazione ha portato avanti, nel primo semestre del 2020, una propria survey che ha indagato gli orientamenti degli italiani rispetto alla Brexit e alla gestione della pandemia. Questo progetto è stato coordinato dal consigliere di Moving Forward Andrea Pisauro. Questo secondo lavoro verrà pubblicato nelle prossime settimane e costituisce la prima fotografia di cosa pensano gli italiani nel Regno Unito della Brexit e della direzione generale del Paese. Sono risultati estremamente interessanti, che non vi anticipiamo ma che vi invitiamo a leggere non appena pubblicati.

Un ulteriore capitolo di questo capitolo di ricerca è stato costituito da un’approfondita e appassionata storia dell’emigrazione italiana a Bedford, pubblicata in un libretto curato dal consigliere Fiorentino Manocchio, nato e cresciuto a Bedford, e candidato con Moving Forward. Il compendio analizza con interviste e testimonianze dirette, il percorso storico della comunità italiana nella cittadina del Bedfordshire, da quando, agli inizi degli anni ‘50, London Brick Company e altre imprese portarono migliaia di lavoratori italiani, in prevalenza molisani, a lavorare nel settore edile fino ai giorni nostri in cui gli italiani a Bedford sono integrati nel tessuto cittadino esprimendo tra l’altro anche consiglieri nel Council locale come Luigi Reale, per un periodo nostro collega nel Comites e apprezzato punto di riferimento della comunità e lo stesso Fiorentino Manocchio, consigliere del council di  Kempston, un comune di 45 mila abitanti vicino Bedford, dove pure vivono molti italiani.

Il lavoro del Comites negli ultimi tre anni si è concentrato molto anche sul migliorare la comunicazione. La pagina facebook del Comites, creata dai consiglieri di Moving Forward a inizio mandato, ha raggiunto e superato i 4000 likes ed è ormai un punto di riferimento di molti concittadini per informazioni sulle normative COVID sui viaggi da e per l’Italia e su molte altre questioni utili. A partire dall’Autunno 2020 il Comites si è anche dotato di un ufficio stampa, il cui attuale addetto Alessandro Allocca ha fatto un eccellente lavoro per mettere il Comites in contatto con tutti i principali giornali italiani presenti a Londra. Sono stati inoltre realizzati una serie di utili live webinar che hanno avuto molto successo. Tra questi, ci siamo occupati dei problemi relativi all’AIRE, NHS/Sanita, Settled Status, Fisco.

L’arrivo della pandemia ha portato all’inizio del 2020 al rinvio delle elezioni e, per quanto riguarda il gruppo di Moving Forward, alle dimissioni causa maternità della nostra capolista del 2015 Martina Di Simplicio che ringraziamo di cuore per l’impegno di questi anni. A lei è subentrata, seppure per pochi mesi, Tecla Castella, consigliera residente a Oxford. Il Comites nel frattempo si è prontamente trasferito online, con la trasmissione di tutte le assemblee successive all’inizio della pandemia in diretta streaming su facebook, (qui un esempio).

Un punto a parte merita l’esame del bilancio che il Comites uscente lascerà a quello che verrà eletto a Dicembre. Trovatosi nel 2015 ad affrontare una situazione di bilancio complessa, nel corso degli anni il Comites ha estinto ogni debito, tagliato molte spese inutili, ha aperto un conto in banca dove ha accumulato un piccolo ma significativo avanzo di bilancio anche grazie al fatto che moltissime delle attività descritte in precedenza sono state finanziate sulla base di progetti integrativi presentati al ministero, senza usare il finanziamento ordinario. Pensiamo che questa buona gestione finanziaria, di cui ringraziamo il tesoriere uscente Ezio Fabiani, metta il Comites che andremo ad eleggere nelle condizioni di continuare a lavorare seriamente incrementando il volume delle attività. Ci piace inoltre immaginare che una parte del bilancio possa essere gestita in modo partecipato con i cittadini, andando a finanziare i progetti più interessanti e utili presentati dai cittadini italiani residenti nella circoscrizione consolare. A questo link si possono consultare i bilanci di questi anni.

A tutti coloro che pensano che il bilancio del Comites, poche decine di migliaia di euro l’anno, sia uno spreco vorremmo fare riflettere sul fatto che questo bilancio oltre a pagare gli stipendi di tre dipendenti (un segretario, un grafico e un addetto stampa estremamente professionali e al servizio della comunità), ha permesso di svolgere tutte le attività che abbiamo sopra riassunto. Noi crediamo che siano soldi ben spesi e siamo orgogliosi che lo stato italiano offra alle comunità di suoi cittadini emigrati un piccolo fondo a disposizione dei cittadini che si autoorganizzano democraticamente. Il Comites è sostanzialmente questo. Se il suo bilancio è uno spreco o viene speso in modo utile dipende solamente dalle scelte, sovrane, dei cittadini elettori.

Di sicuro c’è ancora moltissimo da fare per rendere il Comites più visibile e capace di affrontare i numerosi e seri problemi della comunità italiana più grande al mondo.

Noi vogliamo rendere il COMITES di Londra un’istituzione trasparente, utile e in prima linea al servizio dei cittadini italiani nel Regno Unito, capace di interpretarne esigenze e aspirazioni e di promuovere una sana integrazione con un presidio di difesa dei diritti post-Brexit.

Per questa ragione vi chiediamo di partecipare alle prossime elezioni del Comites scegliendo e scegliendo bene da chi farvi rappresentare.

Qui potete trovare i nostri candidati e qui il nostro programma.

Registratevi entro il 3 Novembre seguendo le istruzioni di questo link.

E il 3 Dicembre contiamo sul vostro aiuto per fare arrivare in Consolato il vostro plico con barrato il simbolo di Moving Forward e sei preferenze dei vostri candidati preferiti.

I consiglieri di Moving Forward – Democrazia Bene Comune


[Brexit? No thanks] Another Europe is Possible

Sabato 9 Aprile 2016 si è tenuto a Londra il primo meeting nazionale di Another Europe is Possible, una campagna nazionale transpartitica che sostiene il punto di vista progressista a sostegno del “REMAIN” al referendum sull’uscita del Regno Unito dall’UE previsto per il 23 Giugno. La campagna è coordinata dal giovane attivista e ricercatore Luke Cooper ed è stata lanciata da un appello firmato anche dai dirigenti delle sezioni britanniche di SEL e Syriza.anothereurope2

Another Europe is Possible sostiene un’Europa sociale contrapposta a quella “delle banche” voluta da Cameron. Lo slogan è “Remain to change”: più democrazia e trasparenza nel processo decisionale europeo (la Commissione dovrebbe avere più potere contro i veti incrociati dei singoli Stati), l’Europa va cambiata perché la politica dell’austerity non funziona, il mercato lasciato a sé stesso alimenta la crisi. Ma se l’UE così com’è non funziona, ciò è soprattutto per colpa dei governi nazionali, a partire da quello britannico, più preoccupati di render conto a mercati e banche che ai cittadini.

Nel primo dibattito della giornata la leader del Green Party of England and Wales Natalie Bennett, l’europarlametare Labour Lucy Anderson e il portavoce europeo della confederazione dei sindacati Steve Turner hanno controbattuto agli argomenti dei sostenitori del Brexit, convinti che un UK fuori dall’UE sarebbe più forte. Al contrario solo stando al tavolo decisionale dell’UE si può aver peso e il Brexit avrebbe come conseguenza lo stralcio degli accordi in vigore e la rinegoziazione a condizioni peggiori.

Il secondo dibattito della mattinata ha visto intervenire il TTIP campaigner Sam Fowles e la leader di Syriza UK Marina Prentoulis che hanno ricordato le ragioni per cui la UE, spazio di democrazia, libera circolazione delle persone, diritti umani, rule of law e pace (che non va mai data per scontata), pur con tutti i suoi difetti, va difesa con i denti. L’UE è fondamentale non solo perché molti temi dell’agenda globale (cambiamento climatico, multinazionali, migrazioni) non rispettano i confini nazionali e non si possono affrontare senza solidarietà e cooperazione transnazionale, ma anche perchè standard importanti nel campo dei diritti dei lavoratori, dell’ambiente, della proprieta pubblica di servizi essenziali, sono un argine fondamentale alle politiche dei Tories.

In un referendum che sta diventando sempre più un voto sull’immigrazione, la campagna di Another Europe fa particolare attenzione ai diritti dei migranti, europei e non.  “L’UK può fare di più sul fronte dell’accoglienza a profughi e rifugiati” ha ribadito più volte Zoe Gardner (attivista per i diritti dei rifugiati). Durante il meeting c’è stata la toccante testimonianza di Mohammed Ateek, rifugiato siriano e ora attivista per i diritti dei migranti, che ha raccontato la storia di amici e parenti cui era stato negato il diritto d’asilo, alcuni dei quali annegati nel viaggio clandestino verso le spiagge europee. La campagna è molto attenta alla difesa dei diritti anche dei cittadini europei in UK, ai quali, in caso di Brexit, potrebbe in linea di principio essere applicata la nuova norma voluta da Theresa May che lega il permesso di residenza al reddito. Tutti gli interlocutori hanno ribadito che questa misura sarebbe inaccettabile e che Another Europe farà campagna per spiegarne le conseguenze catastrofiche sul mondo dell’insegnamento, della ricerca e della sanità.anothereurope

La campagna si presenta viva e capace di accendere gli entusiasmi degli elettori piu radicali. Nel complesso, una grande occasione di democrazia partecipativa in cui ci si è confrontati sulla complessità della questione europea.  Tutte le informazioni per la campagna sono disponibili su www.anothereurope.org, dove si può sottoscrivere la campagna e partecipare ai gruppi locali. Moving Forward la sosterrà con una donazione. Potete aumentare il sostegno alla campagna da parte della comunità italiana mandandoci un contributo tramite Paypal inserendo “another europe” come reference (clicca sul bottone Paypal in alto a destra).

Prossimi appuntamenti: una grande conferenza a Londra, alla presenza dello shadow Chancellor John McDonnell, di Yanis Varoufakis e di Caroline Lucas MP, il prossimo 28 Maggio. Save the date!

 

 

Mozione sul Referendum per la permanenza del Regno Unito nella EU

Nel Giugno di quest’anno si terrà molto probabilmente il referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione Europea. E’ una questione di capitale importanza per gli interessi e i valori della comunità italiana in UK. Crediamo sia giusto che il Comites impegni le sue energie e risorse per una serie di iniziative. Proponiamo di:

  • informare la comunità sul referendum, in particolare gli italiani che in virtù di un doppio passaporto con un paese del Commonwealth, potranno votare. Occorre scrivere una lettera ai cittadini con doppia cittadinanza  in cui spiegare, in italiano e in inglese, le modalità di voto.
  • discutere con la comunità del referendum, organizzando un incontro pubblico, alla presenza magari dell’Ambasciatore e del Console e di studiosi esperti della situazione, in cui rispondere a tutte le domande.
  • coinvolgere la comunità nella campagna. Lanciare il progetto “We are Britalians, we are Europeans” in cui il Comites organizza uno spazio virtuale per dare una voce alla comunità. Anche se non votiamo possiamo comunque dire la nostra in modo intelligente e sensibile.

Mozione approvata all’unanimità nella riunione del 5 Febbraio 2016

Serve un cambio di passo per il Comites di Londra

Nella riunione dello scorso 5 Febbraio la delegazione di Moving Forward ha espresso una posizione critica rispetto alla gestione del Comites, astenendosi nel corso della votazione sul bilancio consuntivo del 2015. Abbiamo inoltre presentato due mozioni, una che chiedeva al Comites di prendere iniziative per informare e coinvolgere la comunità rispetto al dibattito sul Referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione Europea (approvata all’unanimità) e un’altra che chiedeva la programmazione di un calendario di riunioni per il resto dell’anno (sconfitta 7 voti a 6).

Nel corso della riunione è stata anche convalidata l’elezione del nostro Marco Beranzoni che prende il posto della dimissionaria Clara Caleo Green. Marco ha iniziato da alcune settimane a lavorare con noi e arricchirà notevolmente le competenze e la determinazione del gruppo di Moving Forward. A Clara va il nostro più sentito ringraziamento per il tempo e la passione messi a disposizione del nostro progetto  (e che siamo certi continuerà a mettere nella promozione del Cinema Italiano a Londra col suo CinemaItaliaUK) nonchè la nostra grande ammirazione per la sua scelta di lasciare spazio a Marco, il primo dei non eletti per un pugno di preferenze. La classe non è acqua!  

Di seguito la posizione di Moving Forward espressa nel corso del dibattito, che ha visto l’approvazione del bilancio consuntivo per il 2015 (8 voti a favore e 5 astenuti).

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Elezioni CGIE: cosa, quando, dove

L’Ambasciatore italiano a Londra Pasquale Q. Terracciano ha convocato l’Assemblea Paese del Regno Unito per l’elezione dei due membri territoriali del CGIE. L’assemblea, aperta al pubblico, si terrà Sabato 26 Settembre, dalle ore 10.30, presso l’Istituto Italiano di Cultura a Londra, 39 Belgrave Square, W1.

Il CGIE è un organo di consulenza del Governo e del Parlamento sui grandi temi di interesse per gli italiani all’estero. Per conoscerne storia e funzione del CGIE vi rinviamo alla legge, alla presentazione sul sito del MAE, e all’articolo “storico” che ha scritto per Focus In Silviana Mangione, una dei vicesegretari generali del CGIE attualmente in carica.

Gli eletti di Moving Forward, pur esprimendo una posizione critica verso l’utilità di questo organismo, lavoreranno per un dibattito serio e l’elezione di una delegazione degna e rappresentativa della realtà degli Italiani nel Regno Unito, ricca della sua diversità di collocazione geografica, età, livello di integrazione, bisogni sociali e culturali.

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Resoconto Prima Assemblea di Moving Forward

Si è tenuta lo scorso 21 Giugno, presso la sede dell’INCA CGIL in Canonbury Road, la prima assemblea di Moving Forward, alla presenza degli eletti nel Comites di Londra.
I convenuti hanno preso le seguenti decisioni:
  •  Moving Forward continuerà la sua attività dentro e fuori dal Comites, per promuovere una sana integrazione e portare il contributo della comunità italiana alle battaglie di progresso che attraverseranno il Regno Unito.
  •  Moving Forward sarà guidato da un organo collegiale, un comitato politico composto da un rappresentante per ogni organizzazione e associazione che ha promosso la lista. Queste organizzazioni sono: PD Londra & UK, SEL UK, UK Possibile, Fonderia Oxford, INCA CGIL, Cinema Italia UK, NIALS.
  • All’interno del Comites, gli eletti porteranno avanti una linea costruttiva nel tentativo di fare funzionare al meglio il Comites.
  • All’esterno del Comites, l’attività di Moving Forward si articolerà attorno a quattro temi, di cui si occuperanno diversi gruppi di lavoro:

1) Servizi e Accoglienza: si occuperà di progettare e discutere iniziative volte a migliorare il funzionamento del Consolato ed a migliorare i servizi di accoglienza per i nuovi arrivati.

Responsabile: Martina Di Simplicio

2) Europa e Referendum: si occuperà della campagna referendaria sulla permanenza dello UK nella UE e del coinvolgimento della comunità italiana.

Responsabile: Andrea Pisauro

3) Cultura: si occuperà si promuovere iniziative per promuovere la cultura italiana e per offrire nuove opportunità agli artisti italiani in UK.

Responsabile: Clara Caleo Green

4) Comunicazione: aiuterà il gruppo di eletti e i gruppi di lavoro in particolare nella gestione dei social e della comunicazione.

Responsabile: Laura de Bonfils

Il lavoro dei gruppi inizierà a Settembre, coloro che fossero interessati a parteciparvi possono mandare una mail a movingforward.london@gmail.com accompagnato da una brevissima presentazione.

Formiche intervista il nostro presentatore Andrea Pisauro

L’intervista di Federico Quadrelli al nostro presentatore per www.formiche.net

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Ad Aprile 2015 gli italiani nel mondo potranno rinnovare i propri rappresentanti nei Com.It.Es, ma in pochi sanno di cosa si parla. Sono enti che dovrebbero rappresentare i cittadini italiani nei contesti stranieri in cui si trovano. Sono elettivi e quindi, per quanto non conosciuti dalle nuove generazioni di migranti, sono organi rappresentativi delle istanze delle comunità italiane. Ma è davvero così?

Ho deciso così di rivolgere alcune domande ad uno che nei Com.It.Es ha deciso di impegnarsi a fondo. Per capirne le ragioni. L’intervistato è Andrea Pisauro presentatore della lista Moving Forward – Democrazia Bene Comune per il Comites di Londra.

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Pronto il ricorso al TAR contro l’esclusione di Moving Forward

La lista Moving Forward si appellerà  al TAR del Lazio contro il provvedimento che improvvisamente la esclude dalla competizione elettorale per il rinnovo dei comites.

La raccolta delle firme per presentare le candidature ai  Comites (organi di rappresentanza degli italiani all’estero presso le sedi consolari)  era avvenuta in ottobre in tempi strettissimi e del resto contestati al punto che le elezioni sono poi state spostate da dicembre al prossimo aprile.

Nonostante il parere positivo della Commissione Elettorale competente per il Comites di Londra, la Console Sarah Castellani aveva presentato ricorso contro l’ammissibilità della lista, contestando due firme delle 201 raccolte. Questo ricorso è stato accolto dal Ministero degli Affari Esteri, che ha pertanto escluso la lista Moving Forward dalla competizione elettorale. Ad oggi, però gli organi competenti non hanno ancora notificato ufficialmente l’accoglimento del ricorso, nè le motivazioni.

“Ci viene contestata una firma posta da una cittadina iscritta all’AIRE e residente a Londra da diversi mesi, in base a un’interpretazione formalistica della norma  che non difende ma anzi viola il diritto dei cittadini alla partecipazione democratica. Riteniamo assolutamente ingiusta la nostra esclusione e siamo pronti a fare tutto il necessario per difendere un diritto democratico non riconosciuto dagli uffici elettorali.” afferma la capolista Martina di Simplicio  “Per questo stiamo preparando il ricorso al TAR che chiederà innanzitutto la sospensione del provvedimento e ci permetterà di partecipare alle elezioni. Per farlo, ci occorre l’atto di esclusione, che nonostante nostre ripetute richieste, non ci è ancora stato concesso di visionare. Chiediamo con forza al Ministero degli Affari Esteri di fornircelo urgentemente”.

“Contro un’esclusione ingiusta siamo pronti a dare battaglia, certi che le nostre ragioni verranno riconosciute in tutte le sedi competenti perché escludere dalla competizione elettorale la lista Moving Forward, sarebbe una gravissima violazione democratica, tanto più che l’ammissibilità della lista era stata approvata anche in sede di Commissione Elettorale. La decisione appare ancora più paradossale nel momento in cui le elezioni sono rimandate per garantire una maggiore partecipazione degli italiani all’estero.”.