TRE ANNI DI COMITES: il bilancio del gruppo di Moving Forward e le nostre idee per il futuro

a poco più di tre anni dall’inizio del nostro lavoro volontario nel Comites, è venuto il momento di un bilancio  su questa esperienza di impegno civico. Non è stato facile scriverlo, come del resto poche cose sono state facili in questi tre anni lunghi e faticosi…come scoprirete scorrendolo. Buona lettura!

La nascita di Moving Forward e le elezioni.

MOVING FORWARDDemocrazia Bene Comune nasce nel Settembre 2014 per iniziativa di un gruppo di cittadine e cittadini per lo più di nuova emigrazione che si aggregano per rappresentare la comunità italiana in Inghilterra alle elezioni per il rinnovo del Comites di Londra.

I COMITES sono lunico organo democratico di rappresentanza delle comunità italiane all’estero e il governo italiano aveva annunciato, dopo 5 anni di rinvii, le elezioni per il Dicembre 2014. Allora, molti di noi, come molti dei cittadini residenti all’estero in particolare di nuova emigrazione, sapevamo a malapena dell’esistenza di questo organo di rappresentanza.

Moving Forward nasce innanzitutto per rilanciare il COMITES e aprirlo ai nuovi cittadini arrivati in Inghilterra con l’ondata migratoria che da 5 anni porta a Londra quasi duemila italiani al mese. Democrazia Bene Comune per noi significava che ogni istituzione va difesa dal disinteresse e dall’incuria e che il Comites della comunità di italiani più grande al mondo potesse essere un avamposto di democrazia, il laboratorio in cui sperimentare un modo nuovo di intendere la rappresentanza all’estero.

In un momento storico critico per l’integrazione europea e per il futuro di una società britannica aperta e accogliente ritenevamo che un Comites gestito in modo moderno e innovativo potesse giocare un ruolo significativo per fare ascoltare la voce di una comunità di cittadini europei. Per questo Moving Forward mette insieme un gruppo di persone unite da una comune visione progressista in una lista civica, giovane, con uguale rappresentanza di genere, rappresentativa di diverse storie e provenienze sociali, attive nel mondo della cultura, dell’associazionismo e della politica.

La campagna elettorale si rivela piena di ostacoli: prima rimandata ad Aprile da un decreto last minute, poi ostacolata da una strutturale mancanza di informazione da parte delle istituzioni e da modalità elettorali burocratiche fin quasi a disincentivare il voto, infine complicata da un ricorso contro la nostra lista dichiarato illegittimo soltanto a poche settimane dal voto. Nonostante ciò alle elezioni la nostra lista conquista quasi il 30% dei voti validi eleggendo 5 consiglieri su 18: la capolista Martina Di Simplicio (456 preferenze personali), Andrea Pisauro (359), Tipu Golam Maula (325), Clara Caleo Green (278) e  Laura De Bonfils (320). Ad arrivare prima è la lista moderata Mani Unite, espressione della vecchia emigrazione con esponenti del precedente Comites, che elegge 7 consiglieri.


 

Inizio dei lavori.

Alla prima seduta del Comites l’incontro tra rappresentanti della nuova e vecchia immigrazione si apre con molta diffidenza, forse specchio di due mondi che si conoscono poco anche nella realtà quotidiana. Per superare lo stallo dovuto alle divisioni presenti tra le altre liste e con l’entusiasmo e la disponibilità all’impegno dei neofiti, Moving Forward offre la candidatura a Presidente di Andrea Pisauro su un programma di radicale rinnovamento. Dopo aver preso 9 voti sui 10 necessari alla prima votazione, in seconda battuta Andrea viene superato da Pietro Molle della lista Mani Unite per 7 a 8. Eleggiamo tuttavia Martina Di Simplicio come rappresentante nell’esecutivo, motivati a impegnarci per far lavorare seriamente il Comites tanto collaborando quanto facendo opposizione critica e costruttiva, linea confermata nella prima assemblea di Moving Forward dai sostenitori della lista e dai rappresentanti delle organizzazioni che l’hanno promossa.

Le prime riunioni sono dedicate all’approvazione del Regolamento del Comites, all’elezione del tesoriere Fabiani, e al riassesto finanziario del Comites (che aveva ereditato dalla passata gestione un passivo di oltre £7000). Il nostro contributo porta ad una riduzione delle molte spese inutili (da un collegamento internet “business” a un conto bancario da £300 l’anno). Accanto a questo ci impegniamo da subito affinché sia migliorata la comunicazione del Comites con i cittadini e, seppur con fatica sempre di fronte all’immancabile diffidenza della lista Mani Unite, riusciamo a far eleggere Laura de Bonfils alla Presidenza della commissione comunicazione. Il lavoro di Laura porta alla creazione del primo sito e della prima pagina facebook del Comites di Londra.


 

Lavori in corso: la nuova immigrazione.

Alla fine del 2015 Moving Forward propone un progetto che viene finanziato con un contributo integrativo di £4000 volto alla realizzazione di video informativi di supporto alla nuova immigrazione. Otteniamo che per la prima volta siano bandite pubblicamente le posizioni di supporto amministrativo al Comites e per la realizzazione dei video informativi, con selezione trasparente a cui si sono dedicati i nostri consiglieri. Inoltre supervisioniamo lo stage di uno studente che lavora alla stesura di guide informative per chi cerca casa, lavoro o accesso al welfare nel Regno Unito.

 

Grazie ai video, pubblicati sul canale youtube del Comites, un italian@ appena arrivato nel Regno Uniot può ottenere informazioni in pochi minuti su come trovare una casa, un lavoro, accedere al welfare e votare nel Regno Unito, potendo poi approfondire i vari temi sulle guide messe a disposizione sul sito del Comites.

 


 

Lavori in corso: servizi consolari e comunità italo-bengalese.

Intanto, il servizio consolare di Londra è allo stremo a causa di risorse assolutamente inadeguate alle richieste della comunità che il Ministero stenta a riconoscere. Insieme a tutte le liste del Comites tentiamo di spronare il Consolato all’innovazione, anche se restano problemi strutturali che portano al fallimento i tentativi di rendere il sistema più efficiente (vedi la gestione della prenotazione per il rinnovo passaporti).. Moving Forward incontra le istituzioni per rappresentare le istanze complesse della comunità italo-bengalese, cercando di organizzare un incontro pubblico nella stessa comunità a Ilford, rimandato a causa della neve.

Lavori in corso: Brexit e referendum costituzionale.

Nel corso del 2016 Clara Caleo Green passa il testimone a Marco Beranzoni, il primo dei non eletti per un pugno di preferenze, meritandosi il plauso unanime della lista. Moving Forward si impegna nella campagna europeista che precede il referendum sull’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Dopo la Brexit proponiamo di organizzare dibattiti in vista del referendum costituzionale del Dicembre 2016 in cui diffondere anche informazioni sullo stato delle negoziazioni e sui diritti dei cittadini europei nel Regno Unito.

Di fronte alla crescente preoccupazione della comunità rispetto alla Brexit, e all’inerzia del resto del Comites, in una affollata assemblea aperta di Moving Forward nasce la proposta di organizzare una campagna di lobby e assistenza sul tema della Brexit. Il 29 Marzo 2017 nasce così Together Forward – Italians for European Rights in the UK: movimento plurale della comunità italiana che inizia a collaborare con le associazioni di cittadini UE per l’organizzazione di eventi di assistenza legale e informazione sulla Brexit e per fare lobby per la difesa dei diritti di cittadinanza UE post-Brexit presso istituzioni britanniche, italiane ed europee. Dimitri Scarlato, presidente di Together Forward, entra dopo alcuni mesi a far parte del Comites, subentrando come primo dei non eletti a Laura de Bonfils (trasferitasi a Bruxelles).

Nel giugno 2017 presentiamo al Comites una mozione per l’istituzione di una commissione Brexit, chiedendo che le poche risorse economiche e umane del Comites vengano interamente dedicate all’informazione dei cittadini sulla Brexit e ad azioni di lobby per la difesa dei diritti degli italiani nel Regno Unito. Ancora una volta veniamo ostacolati dai rappresentanti del CGIE e dalla maggioranza del Comites. I motivi dell’opposizione restano incomprensibili tanto che il Presidente Molle dopo aver rifiutato di mettere in votazione questa mozione a giugno, a settembre 2017 istituisce poi un’analoga commissione Brexit, e ne entrano a fare parte Martina Di Simplicio, Andrea Pisauro e Dimitri Scarlato.

Nel novembre 2017 la Commissione Brexit approva una posizione comune del Comites, dopo un intenso lavoro di mediazione. Con il consigliere Ezio Fabiani prepariamo un nuovo progetto per il 2018 che ottiene fondi integrativi per realizzare un aggiornamento sulla normativa in corso inerente ai diritti dei cittadini europei e sulle negoziazioni della Brexit. Il progetto diretto dal consigliere Fabiani viene finanziato e viene selezionato a lavorarvi un consulente specializzato. Tuttavia, nonostante le richieste di Moving Forward la Commissione Brexit non viene convocata dal Presidente Molle, che comincia a istruire i lavori di consulenza sulla Brexit senza coinvolgere gli altri consiglieri fino all’aprile 2018.


Procedure e bilanci.

In questi tre anni, abbiamo più volte lamentato con la maggioranza una gestione estremamente approssimativa, a partire dalla convocazione e organizzazione delle riunioni, dall’incapacità di delegare che ha spesso rallentato la conclusione dei progetti, e dalla mancanza di consultazione dei membri del Comites con una tempistica adeguata sulle decisioni importanti. Anche quando le nostre richieste di un deciso cambiamento sono rimaste senza risposta, abbiamo continuato a cercare di portare avanti iniziative e collaborare con senso di responsabilità. Nell’Aprile 2018, Il Presidente Molle ha emesso un comunicato stampa su una vicenda di cronaca dai connotati etici estremamente complessi e delicati senza alcuna consultazione dei membri dell’esecutivo, esempio paradigmatico della sua concezione personalistica del Comites e della trascuratezza per le più elementari procedure democratiche. Questo episodio e l’ennesima assenza di chiarimenti in proposito hanno portato alle dimissioni di Martina Di Simplicio, supportate da tutto il gruppo, dall’esecutivo del Comites.

 

Il Comites è un organismo da cambiare profondamente, congiuntamente a una profonda revisione degli istituti di rappresentanza degli italiani all’estero. Non ha compiti consultivi statutari di rilievo che ne giustifichino l’esistenza istituzionale, e per le sue modalità di elezione rimane scarsamente rappresentativo della cittadinanza di cui dovrebbe portare le istanze. La sua elezione deve avvenire dopo una campagna di informazione reale a tutti gli italiani residenti all’estero da parte del Governo e dei Consolati, e non con la clandestina pre-iscrizione a liste elettorali separate e che di fatto limitano l’elettorato a chi il Comites lo conosce già. Inoltre, nessuna istituzione dello stato italiano è tenuta a rispondere a richieste o pareri del Comites: questo significa che la capacità di influenza del Comites è estremamente limitata e dipende strettamente dalle persone che lo dirigono, dalla loro abilità di aggregare, fare networking e lobby.

 

A tre anni dall’elezione, ci domandiamo se con le poche risorse a sua disposizione e fondandosi sul solo lavoro volontario il Comites di Londra avrebbe mai avuto la capacità di raggiungere, informare e farsi portavoce davvero di tutta la circoscrizione consolare di Londra e delle sue complessità. Un lavoro impossibile per cinque consiglieri di Moving Forward in particolare in condizioni di scarsa sintonia con il resto del Comites, la cui guida rimane insufficiente a rispondere alle esigenze di una comunità sempre più grande.

In queste circostanze riteniamo che la priorità sia spostare quante più risorse possibili su un’unica semplice linea di iniziative focalizzate sulla Brexit. Come Moving Forward ci impegneremo nel Comites a organizzare incontri in tutto il territorio della circoscrizione consolare di Londra per informare sui progressi Brexit insieme agli esperti di Together Forward e dei the3million, nonché in collaborazione con le risorse offerte dall’Ambasciata.

Ed in chiusura, lo scandalo COASIT

Proprio nelle settimane in cui completavamo questo report abbiamo assistito all’ennesima allucinante vicenda italiana, con la liquidazione improvvisa dell’ente gestore dei corsi di lingua italiana, il COASIT, in quello che appare un vero e proprio 8 Settembre dell’insegnamento dell’Italiano in Gran Bretagna. Qui è possibile trovare il nostro comunicato con la richiesta immediata di chiarimenti a COASIT, governo e Consolato e una proposta all’insegna della trasparenza per superare l’empasse che ha lasciato oltre 50 insegnanti senza stipendo e 5000 studenti senza insegnamento. Una vicenda sulla quale non abbasseremo l’attenzione, insieme ai colleghi di ItalUk e ai tanti altri sconcertati dalla situazione.

 

Liquidazione COASIT è 8 Settembre dell’insegnamento italiano in UK. Ora chiarezza per le famiglie, giustizia per gli insegnanti, trasparenza per tutta la comunità

Una vicenda sconcertante quella che ha portato alla liquidazione del Coasit, l’ente gestore ufficialmente finanziato dal Ministero degli Esteri per promuovere l’insegnamento della lingua italiana in Inghilterra. Il Coasit ha improvvisamente interrotto, con una decisione per molti versi inspiegabile, i corsi di lingua a Maggio 2018, lasciando quasi 5000 studenti senza lezioni (a ridosso degli esami GCSE ed A-Levels) e non pagando le ultime mensilità a più di 50 docenti qualificati.

Durante la riunione del Comites di Londra 22 giugno, è stato visionata la proposta di richiesta fondi del Coasit (allegato 1 e 2), per l’espressione del parere consultivo. Una proposta che non è apparsa sufficientemente dettagliata, come ha lasciato perplessi che nessun membro del suddetto ente sia venuto a riferire per quale motivo i corsi sono stati improvvisamente chiusi e quali errori sono stati commessi nella gestione delle risorse economiche. Per questo motivo, e per l’assenza di una relazione sulla qualità dei corsi, i consiglieri della lista Moving Forward hanno deciso di astenersi nella votazione, che seppur non vincolante e solamente consultiva, determina una posizione per la quale non avevamo abbastanza elementi necessari ad esprimersi favorevolmente o contrari.

La vicenda assume connotati farseschi quando, alla fine di giugno il Coasit annuncia la chiusura, con un comunicato in cui denuncia il taglio del finanziamento pubblico responsabile per 2/3 del bilancio (circa 420 mila euro l’anno), ponendo fine a un lavoro di costruzione durato quasi 50 anni di una rete di quasi 200 scuole. Nessuna reazione del Consolato o del Governo in quello che appare come un vero e proprio 8 settembre dell’insegnamento dell’italiano in Gran Bretagna, una resa istituzionale su tutti i fronti che lascia le famiglie prive di un servizio importante, abbandona gli insegnanti in attesa di stipendio e contribuisce a minare l’immagine del nostro Paese verso le autorità e scuole inglesi che non riceveranno gli affitti delle aule e le spese per servizi e personale per mantenere aperte le scuole la sera.

Moving Forward si unisce dunque ai tanti che chiedono con forza la massima chiarezza su quanto accaduto, a partire da una relazione accurata in merito alla gestione del Coasit, alla supervisione del Consolato e a una spiegazione pubblica del perché il Ministero abbia improvvisamente rifiutato di erogare i fondi.

La lista Moving Forward propone inoltre un bando pubblico e trasparente per trovare al più presto un nuovo ente gestore, che sia in grado di continuare a promuovere l’insegnamento della lingua italiana nel Regno Unito. Moving Forward s’impegna anche a far sì che i docenti vengano retribuiti delle mensilità arretrate, o che vengano riassorbiti nel nuovo ente gestore da noi proposto. Siamo fermamente contrari a soluzioni raffazzonate, vogliamo chiarezza per le famiglie, giustizia per gli insegnanti, trasparenza per tutta la comunità.

Dimissioni della nostra rappresentante in esecutivo

Oggi la nostra rappresentante nell’esecutivo del Comites di Londra, Martina Di Simplicio, ha rassegnato le proprie dimissioni (qui la sua lettera al Presidente Molle).

Si tratta di una decisione pienamente condivisa da tutto il gruppo, le cui ragioni affondano in una radicata diversità di vedute, espressa in numerosissime occasioni alla Presidenza, rispetto alle modalità di gestione del Comites.

Nei prossimi giorni pubblicheremo su questa pagina un report sui nostri tre anni di attività nel Comites in cui spiegheremo le ragioni di questa scelta e illustreremo la nostra linea da qui in avanti.

11 Settembre nuova seduta del Comites di Londra

Una nuova seduta del Comites di Londra, è stata convocata dal presidente Pietro Molle per l’11 Settembre, alle ore 11 pm ed al seguente indirizzo: 136 Clerkenwell Road, London EC1R 5DL, con il seguente ODG:

1. Discussione e deliberazioni in merito alle iniziative intraprese e/o da intraprendere in relazione al recente terremoto avvenuto in Centro Italia;
2. Analisi ed approvazione del bilancio preventivo;
3. Discussione e delibrazione in merito alla proposta di Moving Forward relativa ad incontri itineranti in tema di “Brexit” e del prossimo referendum;
4. Programmazione delle attivita’ da finanziare nei mesi di ottobre, novembre e dicembre p.v.;
5. Approvazione dei verbali delle recenti sedute del Comites;
6. Varie ed eventuali;

A discrezione del Presidente della seduta: interventi del pubblico.

Nei prossimi giorni pubblicheremo su questo sito un resoconto della riunione.
Ricordiamo inoltre che le sedute del Comites sono pubbliche (art.5 comma 5 della Legge 286/2003).
Consigliamo tuttavia per ragioni logistiche chi volesse assistere alla riunione di avvertire i nostri rappresentanti all’indirizzo: movingforward.london@gmail.com.

[Brexit? No thanks] Another Europe is Possible

Sabato 9 Aprile 2016 si è tenuto a Londra il primo meeting nazionale di Another Europe is Possible, una campagna nazionale transpartitica che sostiene il punto di vista progressista a sostegno del “REMAIN” al referendum sull’uscita del Regno Unito dall’UE previsto per il 23 Giugno. La campagna è coordinata dal giovane attivista e ricercatore Luke Cooper ed è stata lanciata da un appello firmato anche dai dirigenti delle sezioni britanniche di SEL e Syriza.anothereurope2

Another Europe is Possible sostiene un’Europa sociale contrapposta a quella “delle banche” voluta da Cameron. Lo slogan è “Remain to change”: più democrazia e trasparenza nel processo decisionale europeo (la Commissione dovrebbe avere più potere contro i veti incrociati dei singoli Stati), l’Europa va cambiata perché la politica dell’austerity non funziona, il mercato lasciato a sé stesso alimenta la crisi. Ma se l’UE così com’è non funziona, ciò è soprattutto per colpa dei governi nazionali, a partire da quello britannico, più preoccupati di render conto a mercati e banche che ai cittadini.

Nel primo dibattito della giornata la leader del Green Party of England and Wales Natalie Bennett, l’europarlametare Labour Lucy Anderson e il portavoce europeo della confederazione dei sindacati Steve Turner hanno controbattuto agli argomenti dei sostenitori del Brexit, convinti che un UK fuori dall’UE sarebbe più forte. Al contrario solo stando al tavolo decisionale dell’UE si può aver peso e il Brexit avrebbe come conseguenza lo stralcio degli accordi in vigore e la rinegoziazione a condizioni peggiori.

Il secondo dibattito della mattinata ha visto intervenire il TTIP campaigner Sam Fowles e la leader di Syriza UK Marina Prentoulis che hanno ricordato le ragioni per cui la UE, spazio di democrazia, libera circolazione delle persone, diritti umani, rule of law e pace (che non va mai data per scontata), pur con tutti i suoi difetti, va difesa con i denti. L’UE è fondamentale non solo perché molti temi dell’agenda globale (cambiamento climatico, multinazionali, migrazioni) non rispettano i confini nazionali e non si possono affrontare senza solidarietà e cooperazione transnazionale, ma anche perchè standard importanti nel campo dei diritti dei lavoratori, dell’ambiente, della proprieta pubblica di servizi essenziali, sono un argine fondamentale alle politiche dei Tories.

In un referendum che sta diventando sempre più un voto sull’immigrazione, la campagna di Another Europe fa particolare attenzione ai diritti dei migranti, europei e non.  “L’UK può fare di più sul fronte dell’accoglienza a profughi e rifugiati” ha ribadito più volte Zoe Gardner (attivista per i diritti dei rifugiati). Durante il meeting c’è stata la toccante testimonianza di Mohammed Ateek, rifugiato siriano e ora attivista per i diritti dei migranti, che ha raccontato la storia di amici e parenti cui era stato negato il diritto d’asilo, alcuni dei quali annegati nel viaggio clandestino verso le spiagge europee. La campagna è molto attenta alla difesa dei diritti anche dei cittadini europei in UK, ai quali, in caso di Brexit, potrebbe in linea di principio essere applicata la nuova norma voluta da Theresa May che lega il permesso di residenza al reddito. Tutti gli interlocutori hanno ribadito che questa misura sarebbe inaccettabile e che Another Europe farà campagna per spiegarne le conseguenze catastrofiche sul mondo dell’insegnamento, della ricerca e della sanità.anothereurope

La campagna si presenta viva e capace di accendere gli entusiasmi degli elettori piu radicali. Nel complesso, una grande occasione di democrazia partecipativa in cui ci si è confrontati sulla complessità della questione europea.  Tutte le informazioni per la campagna sono disponibili su www.anothereurope.org, dove si può sottoscrivere la campagna e partecipare ai gruppi locali. Moving Forward la sosterrà con una donazione. Potete aumentare il sostegno alla campagna da parte della comunità italiana mandandoci un contributo tramite Paypal inserendo “another europe” come reference (clicca sul bottone Paypal in alto a destra).

Prossimi appuntamenti: una grande conferenza a Londra, alla presenza dello shadow Chancellor John McDonnell, di Yanis Varoufakis e di Caroline Lucas MP, il prossimo 28 Maggio. Save the date!

 

 

Serve un cambio di passo per il Comites di Londra

Nella riunione dello scorso 5 Febbraio la delegazione di Moving Forward ha espresso una posizione critica rispetto alla gestione del Comites, astenendosi nel corso della votazione sul bilancio consuntivo del 2015. Abbiamo inoltre presentato due mozioni, una che chiedeva al Comites di prendere iniziative per informare e coinvolgere la comunità rispetto al dibattito sul Referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione Europea (approvata all’unanimità) e un’altra che chiedeva la programmazione di un calendario di riunioni per il resto dell’anno (sconfitta 7 voti a 6).

Nel corso della riunione è stata anche convalidata l’elezione del nostro Marco Beranzoni che prende il posto della dimissionaria Clara Caleo Green. Marco ha iniziato da alcune settimane a lavorare con noi e arricchirà notevolmente le competenze e la determinazione del gruppo di Moving Forward. A Clara va il nostro più sentito ringraziamento per il tempo e la passione messi a disposizione del nostro progetto  (e che siamo certi continuerà a mettere nella promozione del Cinema Italiano a Londra col suo CinemaItaliaUK) nonchè la nostra grande ammirazione per la sua scelta di lasciare spazio a Marco, il primo dei non eletti per un pugno di preferenze. La classe non è acqua!  

Di seguito la posizione di Moving Forward espressa nel corso del dibattito, che ha visto l’approvazione del bilancio consuntivo per il 2015 (8 voti a favore e 5 astenuti).

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5 Febbraio nuova seduta del Comites di Londra

Una nuova seduta del Comites di Londra, è stata convocata dal presidente Pietro Molle per il 5 Febbraio, alle ore 6 pm presso il Consolato Generale d’Italia in Londra, 83/86 Farringdon Street, Londra EC4A 4BL,

1. Approvazione del verbale della seduta del Comites del 13 dicembre 2015;
2. Approvazione del Bilancio Consuntivo 2015;
3. Nomina dei Revisori dei Conti;
4. Relazione del Presidente sulle attivita’ svolte;
5. Relazione dei Presidenti delle Commissioni sulle attivita’ svolte;
6. Formazione di un elenco della stampa italiana in UK al fine di comunicare le convocazioni
delle sedute del Comites;
7. Varie ed eventuali;
8. A discrezione del Presidente della seduta: interventi del pubblico.

Nei prossimi giorni pubblicheremo su questo sito un resoconto della riunione.
Ricordiamo inoltre che le sedute del Comites sono pubbliche (art.5 comma 5 della Legge 286/2003).
Consigliamo tuttavia per ragioni logistiche chi volesse assistere alla riunione di avvertire i nostri rappresentanti all’indirizzo: movingforward.london@gmail.com.

13 Dicembre nuova seduta del Comites di Londra

Una nuova seduta del Comites di Londra, è stata convocata dal presidente Pietro Molle il 13 Dicembre, alle ore 11:30 al seguente indirizzo: Caffè Bloomsbury, 35 Theobald Road WC1X 8SP.

Questo l’ODG:
1. Approvazione del verbale della seduta del Comites del 14 novembre 2015;
2. Relazione del Presidente sulle attivita’ svolte;
3. Relazione dei Presidenti delle Commissioni sulle attivita’ svolte;
4. Incarico, con forme e modi da concordare, ad un elemento esterno di segreteria;
5. Deliberazioni in merito alla sede del COMITES;
6. Formazione di un elenco della stampa italiana in UK al fine di comunicare le convocazioni delle sedute del Comites;
7. Varie ed eventuali;
8. A discrezione del Presidente della seduta: interventi del pubblico.

Nei prossimi giorni pubblicheremo su questo sito un resoconto della riunione.
Ricordiamo inoltre che le sedute del Comites sono pubbliche (art.5 comma 5 della Legge 286/2003).
Consigliamo tuttavia per ragioni logistiche chi volesse assistere alla riunione di avvertire i nostri rappresentanti all’indirizzo: movingforward.london@gmail.com.

Resoconto della seduta del Comites di Londra del 14 Novembre 2015

Si è tenuta lo scorso 14 Novembre la riunione del Comites di Londra. E’ stata una riunione molto intensa, animata da una lunga discussione sul bilancio e sul budget per le prossime iniziative.

Il presidente Pietro Molle ci ha informati dell’esistenza di un budget di £6283.36 sterline per l’anno 2015. Di questi,  £3033.36 sono a disposizione per iniziative, mentre vi sono £3250 che andrebbero impiegati per restituire prestiti effettuati verso il Comites precedente da parte di alcuni consiglieri dello stesso. Non risultando a bilancio come il Comites precedente abbia usato i soldi di questi prestiti, e non essendovi prova che questi soldi siano stati effettivamente utilizzati, Moving Forward si è opposta alla restituzione di questi prestiti, almeno in attesa di ulteriori delucidazioni.

Rispetto all’utilizzo del piccolo budget a disposizione, la proposta iniziale della maggioranza era quella di prende in affitto un desk presso la Camera di Commercio Estero a Piccadilly per una cifra intorno ai £3500. Dopo una complessa discussione Moving Forward ha supportato la proposta alternativa del tesoriere Ezio Fabiani di una membership mensile di £50 presso Regus, una struttura dove il Presidente o le commissioni potranno tenere i loro incontri. Si è poi parlato di assumere una persona per seguire le pratiche amministrative del Comites con un contratto part-time di impatto economico limitato.

Sul piano delle iniziative si è parlato del progetto del rapporto sull’emigrazione italiana in UK. Questo progetto stimolato da un’idea di Moving Forward e dalla volontà del presidente del Comites Pietro Molle potrebbe svilupparsi attorno a una collaborazione con il dipartimento di sociologia di una prestigiosa università e con la fondazione Migrantes. Sono stati avviati dei contatti e la commissione Comunità discuterà a breve i dettagli del progetto, che verrà finanziato tramite un’attività di fundraising della commissione Tesoreria. Il presidente Pietro Molle ha informato l’assemblea che ha organizzato a nome del Comites un evento per la presentazione del rapporto annuale dell’associazione Migrantes che si terrà il 3 dicembre all’Istituto Italiano di Cultura.

La presidente della commissione Comunicazione, la nostra Laura de Bonfils, ha presentato il nuovo sito e la nuova pagina Facebook che sono finalmente diventati operativi, per la prima volta nella storia del Comites di Londra. Andrea Pisauro, della commissione Cultura ha parlato invece della grave situazione dei tagli ai corsi di italiano all’estero presenti nell’ultima finanziaria e ha proposto che il Comites approvi un ODG in materia. La proposta verrà discussa la primo punto dell’ODG della prossima riunione, Domenica 13 Dicembre.

Moving Forward ha poi proposto che il Comites di Londra partecipi all‘organizzazione delle celebrazioni del 25 Aprile.

Definitivamente nullo il ricorso contro Moving Forward!

Il TAR del Lazio ha sciolto ogni dubbio, confermando in via definitiva la nullità del provvedimento che aveva inizialmente escluso la lista dalle elezioni per il rinnovo del Comites di Londra. La sentenza è stata pubblicata questa mattina.

La lista era stata esclusa da un provvedimento del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in seguito a un “ricorso” che contestava la validità di una firma di una concittadina che aveva sottoscritto la lista Moving Forward. Il provvedimento era stato immediatamente impugnato dal presentatore di lista Andrea Pisauro, assistito dall’avv. prof. Sandro Amorosino. L’annullamento del provvedimento di esclusione, già predisposto in via cautelare per permettere un regolare svolgimento della tornata elettorale di Aprile, diventa dunque definitivo.

Proseguirà dunque con rinnovato impegno e dedizione il lavoro dei 5 consiglieri che Moving Forward ha eletto nel Comites di Londra.