Perché hai deciso di candidarti con Moving Forward?
Ho deciso di candidarmi nella lista di Moving Forward per due motivi principali: da una parte per fornire il mio contributo per aiutare a portare il consolato italiano più vicino alle esigenze dei connazionali emigrati nel Regno Unito. In secondo luogo, ritengo che Moving Forward, sia per il suo programma che per la competenza dei suoi candidati, rispecchi la mia idea di lista civica composta di candidati con esperienze e backgrounds differenti.
Quali sono i primi tre temi su cui vorresti che il nuovo Comites si impegnasse?
I tre temi che il nuovo Comites dovrebbe affrontare a mio avviso sono: un servizio di supporto migliore per i cittadini italiani che arrivano nel Regno Unito, sia dal punto di vista dei servizi che del lavoro. In secondo luogo ritengo importante promuovere nuovi legami tra la cultura italiana e quella anglosassone come strumento per combattere la diffidenza verso gli immigrati. Infine un punto che ritengo importante è assicurare ai cittadini un migliore accesso al consolato come punto di riferimento per le problematiche degli Italiani residenti nel Regno Unito.
Se verrai eletta, quali competenze porterai nei Comites?
Nel caso venga eletta metterò a disposizione la mia esperienza nelle politiche sociali, in particolare in materia sanitaria, per eliminare gli ostacoli che i cittadini italiani che vivono nel Regno Unito si trovano ad affrontare nell’accesso ai servizi.
Come credi che cambierà la vita per gli italiani in UK nei prossimi anni? Come potrebbero inserirsi i Comites in questo quadro?
L’immigrazione di Italiani nel Regno Unito è eterogenea. Tuttavia, i problemi che i cittadini italiani che risiedono nel Regno Unito si trovano ad affrontare sono molto spesso simili. Credo che i Comites siano un supporto fondamentale per coloro che si trovano intrappolati nelle maglie burocratiche, soprattutto per i nuovi arrivati che sono meno ‘esperti’ sui diritti di cui gode la nostra comunità.