Perché hai deciso di candidarti alle elezioni dei Comites?
Avendo trascorso gli ultimi 16 anni a Londra ho avuto modo di vedere com’è cambiata l’immigrazione dal nostro paese e quanto possa essere utile oggi un organo come il Comites, fino ad ora sconosciuto dalla maggior parte degli italiani. Il Comites può fare molto per gli italiani all’estero specialmente a Londra, la capitale europea con il più alto numero di italiani. La voglia di poter dare il mio aiuto concreto alla comunità italiana londinese mi ha spinto a presentare la mia candidatura nella lista Moving Forward.
I Comites sono da sempre considerati come organi di rappresentanza della comunità tradizionale. Come credi che possa cambiare il loro funzionamento sotto la guida di Moving Forward?
Votando la nostra lista i primi tre cambiamenti che il cittadino italiano a Londra potrà notare da subito saranno: un aiuto sociale concreto grazie al sostegno offerto dalla nostra lista per risolvere problematiche relative ai servizi consolari; un impegno culturale per valorizzare la comunità italiana con iniziative che mettano in risalto il talento di tanti italiani nel Regno Unito; massima trasparenza sulla gestione dei fondi stanziati per questo organo grazie a bilanci online.
Come è nata la lista Moving Forward?
Moving Forward è una lista civica giovane e particolarmente mista sia sul punto di vista culturale dei candidati che in termini di background professionale. La voglia di cambiamento e la necessità di poter garantire alla comunità italiana londinese dei nuovi servizi fino ad ora sconosciuti ci ha unito ed ha dato vita alla nostra lista.
Su quali temi si sta concentrando la campagna di Moving Forward?
Il nostro programma è principalmente focalizzato sui seguenti punti: Integrazione e Società, con aiuto pratici per la nuova immigrazione; Trasparenza, grazie al pubblico accesso dei conti da parte del cittadino; Cultura, Impresa e Lavoro con iniziative che promuovono l’italianità nella società britannica; Democrazia per proteggere i diritti di voto e la rappresentazione degli italiani nel Regno Unito ed in Europa.
Cosa spinge un Italiano all’estero ad impegnarsi politicamente per l’italia?
Nonostante la mia lunga permanenza nel Regno Unito rimango e sono un cittadino italiano. Poter dare il mio contributo all’Italia ed ai miei connazionali che risiedono nel Regno Unito è un impegno civico al quale non voglio rifiutare. Il desiderio di poter lasciare un futuro migliore alle nuove generazioni che arrivano dal nostro paese è la mia principale motivazione.
Come credi che il tuo background possa influire positivamente nei Comites?
Aver vissuto a Londra per tanti anni mi ha dato modo di conoscere profondamente questa bellissima città ed allo stesso tempo di scoprire la carenza di servizi per gli italiani che un organo come il Comites potrà e dovrà colmare. Inoltre, grazie alla mia carriera professionale contribuirò assicurando la massima trasparenza sulle decisioni prese dalla nostra lista.
Da Italiana/o all’estero hai provato gioie e dolori di questa condizione. Cosa credi che COMITES possano fare per migliorare la situazione?
Principalmente ascoltare la nuova immigrazione e prenderne atto dando un’adeguata accoglienza ai cittadini italiani che arrivano nel Regno Unito; instaurare un adeguato spazio culturale ed assicurare che i diritti di democrazia per i nostri connazionali nel Regno Unito ed in Europa vengano sempre rispettati.
Come vedi i Comites tra 5 anni?
Grazie al contributo di Moving Forward sono fiducioso che il Comites sarà visto in 5 anni come un organo essenziale e soprattutto utile ai cittadini italiani che decideranno di partire dall’Italia per intraprendere un’esperienza nel Regno Unito.
Se un giorno i Comites fossero eliminati invece?
Non sarei favorevole a tale decisione. Se i Comites fossero eliminati sarebbe necessario investire più risorse negli organi consolari per assicurare che questi possano sostenere al meglio tutte le esigenze di una comunità italiana all’estero in continua crescita.