Perché hai deciso di candidarti con Moving Forward?
Per cercare di porre rimedio ad un paradosso: dal 2011 Londra è il territorio consolare con il più alto numero di italiani in tutto il mondo, eppure il suo Comites ha combinato poco o nulla negli ultimi 10 anni. La maggior parte degli italiani del Regno Unito non sanno nemmeno cosa sia il Comites, anche se è l’unico organo di rappresentanza democratica per gli italiani all’estero. E’ per questo motivo che mi sono candidato, per portare una fresca dose di dinamismo dentro un’istituzione che in altre realtà – vedi Monaco o Zurigo – è riuscita a diventare una colonna portante per la comunità italiana residente.
Come credi che il tuo background possa influire positivamente nei Comites?
Sono a Londra da quasi 10 anni e credo di conoscere varie anime della comunità italiana nel Regno Unito per via del mio attivismo in ambito associativo, studentesco e professionale. L’immigrazione italiana nel Regno Unito è estremamente eterogenea e credo sia fondamentale che il nuovo Comites sia cosciente di questa diversità. Dopo le ondate della prima immigrazione, negli ultimi 20 anni gli italiani che decidevano di venire nel Regno Unito erano spesso spinti da motivazioni diverse da quelle strettamente lavorative – come lo studio, l’emancipazione sessuale o alla ricerca di specifiche figure professionali – mentre il nuovo fenomeno immigratorio a cui stiamo assistendo da due anni a questa parte, con oltre 2 mila arrivi al mese, segna un ritorno alle motivazioni della prima immigrazione.
Quali sono i problemi che i Comites dovrebbero affrontare?
Credo che i Comites debbano agire su tre fronti. Data la specificità del Regno Unito e dell’attuale emergenza immigratoria, bisogna innanzitutto assistere i nuovi arrivati. Questo significa promuovere ed espandere iniziative come la campagna ‘Primo Approdo’ del Consolato ed escogitare nuove misure di assistenza sociale per chi non ha dimestichezza con la lingua o per i lavoratori a cui non vengono riconosciuti i propri diritti. In secondo luogo, i Comites devono essere promotori di attività socio-culturali, valorizzando le realtà gia presenti sul territorio per favorire l’integrazione e superare i luoghi comuni. Il più grande compito dei Comites è quello di rappresentare questa dinamica, laboriosa e crescente comunità di italiani del Regno Unito, costituita da europei di lingua italiana, confrontandosi sia con le autorità britanniche che con quelle Italiane.