La lista Moving Forward si appellerà al TAR del Lazio contro il provvedimento che improvvisamente la esclude dalla competizione elettorale per il rinnovo dei comites.
La raccolta delle firme per presentare le candidature ai Comites (organi di rappresentanza degli italiani all’estero presso le sedi consolari) era avvenuta in ottobre in tempi strettissimi e del resto contestati al punto che le elezioni sono poi state spostate da dicembre al prossimo aprile.
Nonostante il parere positivo della Commissione Elettorale competente per il Comites di Londra, la Console Sarah Castellani aveva presentato ricorso contro l’ammissibilità della lista, contestando due firme delle 201 raccolte. Questo ricorso è stato accolto dal Ministero degli Affari Esteri, che ha pertanto escluso la lista Moving Forward dalla competizione elettorale. Ad oggi, però gli organi competenti non hanno ancora notificato ufficialmente l’accoglimento del ricorso, nè le motivazioni.
“Ci viene contestata una firma posta da una cittadina iscritta all’AIRE e residente a Londra da diversi mesi, in base a un’interpretazione formalistica della norma che non difende ma anzi viola il diritto dei cittadini alla partecipazione democratica. Riteniamo assolutamente ingiusta la nostra esclusione e siamo pronti a fare tutto il necessario per difendere un diritto democratico non riconosciuto dagli uffici elettorali.” afferma la capolista Martina di Simplicio “Per questo stiamo preparando il ricorso al TAR che chiederà innanzitutto la sospensione del provvedimento e ci permetterà di partecipare alle elezioni. Per farlo, ci occorre l’atto di esclusione, che nonostante nostre ripetute richieste, non ci è ancora stato concesso di visionare. Chiediamo con forza al Ministero degli Affari Esteri di fornircelo urgentemente”.
“Contro un’esclusione ingiusta siamo pronti a dare battaglia, certi che le nostre ragioni verranno riconosciute in tutte le sedi competenti perché escludere dalla competizione elettorale la lista Moving Forward, sarebbe una gravissima violazione democratica, tanto più che l’ammissibilità della lista era stata approvata anche in sede di Commissione Elettorale. La decisione appare ancora più paradossale nel momento in cui le elezioni sono rimandate per garantire una maggiore partecipazione degli italiani all’estero.”.