Una vicenda sconcertante quella che ha portato alla liquidazione del Coasit, l’ente gestore ufficialmente finanziato dal Ministero degli Esteri per promuovere l’insegnamento della lingua italiana in Inghilterra. Il Coasit ha improvvisamente interrotto, con una decisione per molti versi inspiegabile, i corsi di lingua a Maggio 2018, lasciando quasi 5000 studenti senza lezioni (a ridosso degli esami GCSE ed A-Levels) e non pagando le ultime mensilità a più di 50 docenti qualificati.
Durante la riunione del Comites di Londra 22 giugno, è stato visionata la proposta di richiesta fondi del Coasit (allegato 1 e 2), per l’espressione del parere consultivo. Una proposta che non è apparsa sufficientemente dettagliata, come ha lasciato perplessi che nessun membro del suddetto ente sia venuto a riferire per quale motivo i corsi sono stati improvvisamente chiusi e quali errori sono stati commessi nella gestione delle risorse economiche. Per questo motivo, e per l’assenza di una relazione sulla qualità dei corsi, i consiglieri della lista Moving Forward hanno deciso di astenersi nella votazione, che seppur non vincolante e solamente consultiva, determina una posizione per la quale non avevamo abbastanza elementi necessari ad esprimersi favorevolmente o contrari.
La vicenda assume connotati farseschi quando, alla fine di giugno il Coasit annuncia la chiusura, con un comunicato in cui denuncia il taglio del finanziamento pubblico responsabile per 2/3 del bilancio (circa 420 mila euro l’anno), ponendo fine a un lavoro di costruzione durato quasi 50 anni di una rete di quasi 200 scuole. Nessuna reazione del Consolato o del Governo in quello che appare come un vero e proprio 8 settembre dell’insegnamento dell’italiano in Gran Bretagna, una resa istituzionale su tutti i fronti che lascia le famiglie prive di un servizio importante, abbandona gli insegnanti in attesa di stipendio e contribuisce a minare l’immagine del nostro Paese verso le autorità e scuole inglesi che non riceveranno gli affitti delle aule e le spese per servizi e personale per mantenere aperte le scuole la sera.
Moving Forward si unisce dunque ai tanti che chiedono con forza la massima chiarezza su quanto accaduto, a partire da una relazione accurata in merito alla gestione del Coasit, alla supervisione del Consolato e a una spiegazione pubblica del perché il Ministero abbia improvvisamente rifiutato di erogare i fondi.
La lista Moving Forward propone inoltre un bando pubblico e trasparente per trovare al più presto un nuovo ente gestore, che sia in grado di continuare a promuovere l’insegnamento della lingua italiana nel Regno Unito. Moving Forward s’impegna anche a far sì che i docenti vengano retribuiti delle mensilità arretrate, o che vengano riassorbiti nel nuovo ente gestore da noi proposto. Siamo fermamente contrari a soluzioni raffazzonate, vogliamo chiarezza per le famiglie, giustizia per gli insegnanti, trasparenza per tutta la comunità.