Codice di Condotta

Dal Settembre 2024, Moving Forward ha un Codice di Condotta.

Tutte le persone coinvolte in Moving Forward, e quelle che vorranno farne parte, dovranno impegnarsi a seguire queste regole di base nell’interazione tra di loro, nel Comites, e con la comunità italiana in senso più largo. 

Codice di condotta
Moving Forward è una lista civica che ha eletto consiglieri nel Comites di Londra e in seguito nel Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) dal 2014. Siamo un’alleanza di cittadini, movimenti, associazioni e partiti. Siamo progressisti, europeisti, e ci ispiriamo ai valori di civismo democratico, solidarietà sociale ed internazionalismo.

In linea con questa visione e questi valori, tutte le persone coinvolte in Moving Forward si impegnano a mantenere il più alto livello di condotta etica. Questo Codice di condotta specifica le aspettative e si applica a tutti i volontari, ai consiglieri eletti e ai membri del direttivo, nonché a chiunque altro sia coinvolto nelle attività di Moving Forward. Le violazioni del Codice di condotta sono motivo di azione disciplinare, fino alla potenziale sospensione o allontanamento dal gruppo.

Dichiarazione di rispetto del Codice di condotta di Moving Forward

Principi generali
1. Come volontario/a di Moving Forward sosterrò l’integrità e la reputazione del gruppo, assicurandomi che la mia condotta sia coerente con i valori e gli standard di Moving Forward;
2. Riconosco che nel volontariato a lungo termine (mandati Comites e CGIE di 5 anni con candidature rinnovabili per un secondo mandato) mantenere un’atmosfera cordiale sia condizione essenziale; lavorerò per assicurarmi che questo avvenga;
3. Mi adopererò perché il gruppo discuta in maniera sempre aperta e trasparente, e con anticipo, come votare nel Comites e/o nel CGIE e altre questioni relative al Comites e/o al CGIE;
4. Voterò nel Comites e nel CGIE in linea con i principi fondanti di Moving Forward, evitando di farlo sulla base di scambi di favore, logiche clientelari o con un conflitto di interessi;
5. Mi adopererò per assicurare che le candidature per tutte le cariche relative al Comites e al CGIE siano discusse nel gruppo e con il direttivo in maniera aperta e trasparente;
6. Eviterò di operare in modi che possano screditare Moving Forward o le persone in esso
coinvolte;
7. Non prenderò parte ad attività correlate a Moving Forward sotto l’effetto di alcol, droghe o mentre in possesso di sostanze illegali.

Comportamenti tra volontari/e Moving Forward
8. Tratterò tutte le persone nel Comites, nel CGIE, in Moving Forward e, in generale, nella comunita’ italiana in Regno Unito con cui entro in contatto, in modo equo, con rispetto e dignità;
9. Non adopererò un linguaggio aggressivo o offensivo;
10. Comunicherò in modo aperto, onesto e rispettoso con tutti i membri del gruppo Moving Forward. Offrirò e riceverò feedback costruttivo, focalizzato sul miglioramento delle nostre attività e processi. In caso di disaccordi o problemi, mi impegnerò a discuterne in modo diretto e professionale con le persone coinvolte, cercando soluzioni costruttive. Se dovessi sollevare preoccupazioni serie, mi assicurerò di avere prove concrete a supporto, presentandole in modo oggettivo e senza attacchi personali. Rispetterò la privacy e la dignità di tutti i membri del gruppo, evitando gossip o discussioni inappropriate su questioni personali o professionali. Lavorerò per promuovere un’atmosfera di fiducia e rispetto reciproco, riconoscendo che siamo tutti qui per un obiettivo comune;
11. Mi adopererò per risolvere eventuali i conflitti tra consiglieri/e in maniera civile e rispettosa delle differenze di opinione e di background, seguendo regole o procedure stabilite dal direttivo quando necessario;
12. Mi asterrò in maniera chiara e inequivocabile da ogni abusive behaviour, ossia maltrattamenti verbali e psicologici e ogni forma di bullismo contro altri volontari e volontarie. Questo si distingue dai normali disaccordi tra attivisti, gestiti in maniera civile, che sono anzi importanti e salutari.

Comportamenti non discriminatori
13. Non prenderò parte ad altre attività che intimoriscano o molestino alcun gruppo – le caratteristiche protette dalla legge del Regno Unito sono lo standard assolutamente minimo da seguire;
14. Mi asterrò, in maniera netta, dal praticare o dall’utilizzare linguaggio ed espressioni legate al sessismo, razzismo, antisemitismo, Islamofobia, xenofobia, omofobia, transfobia, discriminazione verso i disabili (ableism), sulla base dell’età (ageism), e tutte le altre forme di discriminazione contro le minoranze;
15. Sarò consapevole e aperto/a a discussioni costruttive sui molti modi in cui queste forme di discriminazione o abuso possono verificarsi in modo subdolo o inconscio, sulla base del nostro unconscious bias, che si riflette anche nel modo in cui parliamo.

Comportamenti sui social
16. Mi assicurerò di usare attività e risorse di Moving Forward, compresi i social media, in modo responsabile e usando il buon senso;
17. Tutti i consiglieri/e, in collaborazione con altri volontari, hanno la responsabilità collettiva di mantenere i social, il sito web e altre risorse del gruppo. È responsabilità di tutti i membri coordinarsi e redistribuire equamente oneri e compiti, affinché la gestione di tali risorse sia efficace e sostenibile per tutti. Nessun volontario/a può ordinare o intimare ad altro/a cosa postare e quando;
18. Userò i social media nonché eventi o altre attività del gruppo per il raggiungimento di obiettivi comuni. Pur doverosamente ringraziando e, se possibile, “taggando” chi abbia organizzato o sostenuto un evento o attività, mi asterrò dall’auto promozione o la promozione eccessiva di altre persone o altri interessi personali che esulino dagli obiettivi di Moving Forward;
19. Promuoverò attività di associazioni, partiti o individui che fanno parte di Moving Forward su una base di equità e par condicio, alternando i post, in modi che non minimizzino il contributo di altre persone o organizzazioni, o che di fatto le escludano.
Attività politiche e mediatiche
20. Farò sapere al gruppo di inviti di alto livello, che arrivano principalmente a causa della mia appartenenza al Comites, CGIE o Moving Forward: discutero’ in modo aperto e costruttivo l’approccio più efficace per Moving Forward;
21. Discuterò con il gruppo e con il direttivo, con abbondante preavviso, la mia intenzione di candidarmi a una tornata elettorale di qualunque genere, o altro ruolo ufficiale per qualsiasi partito politico. L’intenzione deve essere comunicata sempre prima dell’avvenuta candidatura o accettazione del ruolo;
22. Non utilizzerò gli impegni che ho come rappresentante di Moving Forward, ad esempio riunioni ufficiali o eventi istituzionali, per promuovere attività politiche personali o di partito;
23. Dichiarerò al direttivo qualsiasi altro conflitto di interessi finanziario, personale o familiare.

Violazione del codice
24. Porterò all’attenzione del direttivo qualsiasi potenziale avvenimento, abuso o preoccupazione di cui sono testimone, di cui sono a conoscenza o su cui abbia un sospetto, che sembri violare gli standard contenuti in questo Codice;
25. Le discussioni su queste questioni avverranno con rispetto reciproco e rispettando la presunzione di innocenza, ma senza nel contempo minimizzare le preoccupazioni di chi le ha sollevate;
26. Consiglieri/e o membri del direttivo che ricevano segnalazioni o preoccupazioni sono tenuti ad informare tempestivamente tutti gli altri consiglieri e membri del direttivo e ad
assicurarsi che tutti siano al corrente di fatti e dinamiche. Qualora fosse ritenuto necessario, a questo può seguire la convocazione di una riunione con il direttivo per consentire una discussione aperta e trasparente.

Disciplinamento dei consiglieri
27. Se un comportamento scorretto o una violazione del regolamento da parte di un/a consigliere/a viene portato all’attenzione del Direttivo, quest’ultimo convocherà una riunione per discuterne. Nella riunione convocata, il Direttivo ascolterà tutte le parti coinvolte ed interessate prima di prendere una decisione;
28. A seguito della discussione, il Direttivo ha a disposizione quattro opzioni di risoluzione (in ordine di gravità):
a. Non sia avvenuta alcuna violazione
b. Sia necessario richiedere le scuse ufficiali scritte della parte chiamata in causa
c. Sia opportuno sospendere la parte chiamata in causa da Moving Forward per un
periodo compreso tra 1 mese e 1 anno
d. Sia necessario allontanare la parte chiamata in causa da Moving Forward in
maniera definitiva;
29. Le decisioni di cui al punto 28 saranno prese a maggioranza semplice dai membri del
Direttivo, dove ogni partito/associazione ha un solo voto. In caso di parità, e solo in tale caso, i/le consiglieri/e potranno votare collegialmente. L’accusato/a e l’accusatore o accusatrice non potranno partecipare alla votazione.

Rapporti tra consiglieri/e e membri del direttivo
30. I consiglieri/e si impegnano a:
a. informare regolarmente il Direttivo sulle proprie attività, progetti e iniziative in
corso
b. Presentare al Direttivo una rendicontazione periodica del proprio operato
c. Garantire la massima trasparenza e condivisione delle informazioni con il
Direttivo;
31. Prima o in seguito a riunioni dei Comites, CGIE o altre discussioni/votazioni su questioni rilevanti per Moving Forward, i consiglieri/e si impegnano a informare riguardo a tali questioni preventivamente il Direttivo, che potrà convocare, se ritenuto necessario, una riunione per allinearsi sulla posizione da adottare;
32. I consiglieri/e non sono meri esecutori del Direttivo, ma mantengono il diritto e il dovere di votare secondo la propria coscienza e convinzioni, sulla base dei principi fondanti di Moving Forward. Tuttavia, qualora il Direttivo abbia espresso una posizione chiara su una determinata questione, i consiglieri/e sono tenuti a tenerne debitamente conto nel proprio voto e nel proprio operato.