27 Giugno nuova seduta del Comites di Londra

Una nuova seduta del Comites di Londra, è stata convocata dal presidente Pietro Molle il 27 Giugno, alle ore 13:30 al seguente indirizzo: 136 Clerkenwell Road, London EC1R 5DL (nei locali adiacenti alla Chiesa Italiana).
 
La riunione, è stata convocata per deliberare su diverse questioni:
 
1 – Discussione/Approvazione del Regolamento Interno del Comites;
2 – Formulazione del parere obbligatorio sulle richieste di contributo ricevuto dagli Enti gestori, ai sensi dell’Art 2, comma 4, lettera g  della Legge 286/2003, che riportiamo di seguito:

” il Comites:

g) esprime parere obbligatorio, entro trenta giorni dalla richiesta, sulle documentate richieste di contributo che enti e organismi associativi, che svolgono attività sociali, assistenziali, culturali e ricreative a favore della collettività italiana, rivolgono al Governo, alle regioni ed alle province autonome

3- Elezione tesoriere e discussione sul bilancio del Comites
 
4- Mozioni varie
 
Il secondo punto all’ordine del giorno trattera’ del parere del Comites rispetto ai finanziamenti stanziati dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale agli enti gestori di corsi di lingua e cultura italiana operanti nella Circoscrizione Consolare di Londra, ovverosia il Coasit e l’Enaip. Moving Forward ritiene importante garantire la prosecuzione di tutti i corsi di lingua italiana organizzati con professionalità sul territorio britannico, ma sarà ferma nello svolgere una rigorosa opera di controllo della gestione dei fondi pubblici impiegati e nel chiedere la massima trasparenza e serietà di tutti i soggetti interessati nelle procedure di erogazione, rendicontazione e programmazione delle attività future.
 
Per quanto riguarda gli altri punti in agenda, Moving Forward ha chiesto siano discusse anche le priorità programmatiche del Comites e le Commissioni di lavoro. Siamo in attesa di una risposta dal Presidente.
 
Nei prossimi giorni pubblicheremo su questo sito un resoconto della riunione.
Ricordiamo inoltre che le sedute del Comites sono pubbliche (art.5 comma 5 della Legge 286/2003).
Consigliamo tuttavia per ragioni logistiche chi volesse assistere alla riunione di avvertire i nostri rappresentanti all’indirizzo: movingforward.london@gmail.com.

Seconda Riunione del Comites di Londra: una seduta di straordinario rodaggio

Si è svolta lo scorso sabato 30 maggio, presso i locali antistanti la Chiesa italiana a Clerkenwell, una seduta straordinaria del Comites di Londra. Erano assenti sia l’autorità consolare sia i rappresentanti del CGIE della Gran Bretagna.

Ecco brevemente il resoconto dei nostri Consiglieri.

In apertura di riunione, è stato approvato all’unanimità il verbale della prima seduta (Verbale prima seduta ComitesdiLondra), redatto dal nostro Andrea Pisauro.

Successivamente il presidente Pietro Molle, eletto con la lista Mani Unite. ha raccontato la sua storia di emigrazione e ha introdotto l’ordine del giorno, modificandolo sostanzialmente rispetto a quanto era stato presentato ai vari consiglieri e annunciato nella convocazione di questa riunione straordinaria (che potete trovare qui).

Il primo punto infatti, riguardante la formulazione di un parere obbligatorio sulle richieste di contributo ricevuto dagli enti gestori di corsi di lingua e cultura italiana, è stato rimandato a una prossima riunione, da tenersi entro il mese prossimo, in quanto non erano ancora disponibili i bilanci preventivi dei due enti gestori interessati, Coasit e l’Enaip. La richiesta era in effetti stata inoltrata solo il giorno prima.

Ciononostante i consiglieri di Moving Forward hanno presentato questa mozione (Mozione Seconda Seduta Comites), che chiede, tra le altre cose, una maggiore trasparenza nella gestione dei fondi e un’informativa dettagliata dell’offerta (e delle spese ad essa associate) dei corsi di lingua da parte dell’Ufficio Scolastico del Consolato. La mozione non è stata messa in votazione, e ne chiederemo la discussione nella prossima riunione.

Si è poi discusso del parere sui finanziamenti alla testata giornalistica SM Photonews La Notizia, di proprietà di Salvatore Mancuso, già candidato non eletto con la lista Mani Unite, presente in sala ed invitato ad intervenire. In assenza di una dettagliata relazione sull’utilizzo di questi fondi (£3000 per l’anno passato) e sul bilancio della testata, i consiglieri di Moving Forward hanno preferisto astenersi dalla votazione del parere positivo, approvato con 9 voti favorevoli (6 consiglieri di Mani Unite e un paio della lista ItalUk) e 6 astenuti.

Si è poi discusso del bilancio ereditato dalla gestione precedente, con un passivo di oltre £7000, di cui quasi £2000 di arretrati per lo stipendio di una segretaria part time e circa £1500 per le spese di affitto di una sede. Questa sede, ubicata vicino alla fermata di Angel, aperta per due giorni a settimana, costava circa £4500 l’anno, ed usufruiva di un collegamento internet “business” da £200 ogni tre mesi. Il tutto protratto anche negli ultimi anni di “prorogatio” del vecchio Comites, in teoria scaduto a termini di legge dal 2009. Spese a cui si aggiungevano £300 annuali per il mantenimento di un conto in banca (sic!) e un consistente rimborso per spese telefoniche, al punto che buona parte dei debiti pregressi sono appannaggio di membri del vecchio Comites, a partire dal suo presidente Gino Cancilla, persona vicina al deputato eletto con Forza Italia Guglielmo Picchi.

All’unanimità si è deciso di dismettere la sede, il conto in banca, e di non rinnovare il contratto della segretaria. I consiglieri di Moving Forward hanno chiesto l’apertura di un’indagine conoscitiva in collaborazione col Consolato, delle spese del vecchio Comites.

Non si è avuto il tempo di discutere né del regolamento del Comites, dell’opportunità di effettuare una cooptazione di membri di origine straniera, e neppure delle commissioni di lavoro da istituire. Il presidente ha avuto il tempo di illustrare quelle che ritiene vadano istituite ovvero:

  1. Comunicazione
  2. Rapporti con la comunità
  3. Rapporti con le istituzioni nazionali e regionali
  4. Promozione cultura
  5. Fundraising e tesoreria

Hai poi proposto i nomi dei consiglieri Iacuzio, della nostra Laura de Bonfils, di Fabiani e del presidente medesimo come componenti della commissione comunicazione.

Alla richiesta dei nostri consiglieri di votare prima il presidente della Commissione, come prescrive la legge, la discussione è stata interrotta da un diverbio scoppiato tra i consiglieri Reale e Manocchio (eletti con la lista ItalUk), sul quale la presidenza ha ritenuto di aggiornare la seduta.

In conclusione, una riunione decisamente “di rodaggio”, convocata forse più per l’urgenza di esprimere un parere rispetto al secondo punto dell’ordine del giorno. Il nostro gruppo continuerà comunque con grande pazienza un lavoro collaborativo laddove possibile, di ferma opposizione laddove necessario.

E con chi vorra’ ci vedremo alla

Prima Assemblea di Moving Forward. 

June 21 @ 5:00 pm7:00 pm

Seduta straordinaria del Comites di Londra

Una seduta straordinaria del Comites di Londra, è stata convocata dal presidente Pietro Molle, esponente della lista Mani Unite, il 30 maggio, alle ore 10:30 al seguente indirizzo: 136 Clerkenwell Road, London EC1R 5DL (nei locali adiacenti alla Chiesa Italiana).
 
La riunione, è convocata per deliberare sul seguente ordine del giorno:
 
1- Adempimenti straordinari urgenti: formulazione del parere obbligatorio sulle richieste di contributo ricevuto dagli Enti gestori, ai sensi dell’Art 2, comma 4, lettere g e h della Legge 286/2003, che riportiamo di seguito:

” il Comites:

g) esprime parere obbligatorio, entro trenta giorni dalla richiesta, sulle documentate richieste di contributo che enti e organismi associativi, che svolgono attività sociali, assistenziali, culturali e ricreative a favore della collettività italiana, rivolgono al Governo, alle regioni ed alle province autonome;

h) esprime parere obbligatorio, entro trenta giorni dalla richiesta, sui contributi accordati dalle amministrazioni dello Stato ai locali mezzi di informazione.”

2- Formazione dell’elenco delle Commissioni di Lavoro.
 
3- Designazione del presidente e dei membri della sola Commissione “Comunicazione”.
 
Il primo punto all’ordine del giorno trattera’ del parere del Comites rispetto ai finanziamenti stanziati dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale agli enti gestori di corsi di lingua e cultura italiana operanti nella Circoscrizione Consolare di Londra, ovverosia il Coasit e l’Enaip, nonché quelli erogati a favore della testata giornalistica SM Photonews La Notizia.
Nel secondo e nel terzo punto verrà discussa la struttura organizzativa e le priorità politiche del Comites per i prossimi mesi ed anni.
 
Moving Forward ritiene importante garantire la prosecuzione di tutti i corsi di lingua italiana organizzati con professionalità sul territorio britannico, ma sarà ferma nello svolgere una rigorosa opera di controllo della gestione dei fondi pubblici impiegati e nel chiedere la massima trasparenza e serietà di tutti i soggetti interessati nelle procedure di erogazione, rendicontazione e programmazione delle attività future.
 
Nei prossimi giorni pubblicheremo su questo sito un resoconto della riunione.
Ricordiamo inoltre che le sedute del Comites sono pubbliche (art.5 comma 5 della Legge 286/2003).
Consigliamo tuttavia per ragioni logistiche chi volesse assistere alla riunione di avvertire i nostri rappresentanti all’indirizzo: movingforward.london@gmail.com.

La nostra prima seduta al Comites di Londra

Londra, 29/4/2015

Lunedì 27 aprile si è tenuta la prima riunione dei Comites, a cui Moving Forward ha partecipato con i suoi cinque neoeletti rappresentanti (Martina Di Simplicio, Andrea Pisauro, Golam Maula Tipu, Laura de Bonfils, Clara Caleo Green). Nella seduta abbiamo presentato la nostra forte motivazione a rinnovare un organismo che negli ultimi anni non è stato rappresentativo e che non ha avuto un reale contatto con la comunità italiana nella circoscrizione di Londra, soprattutto quella di immigrazione più recente e più giovane (come ci ha ricordato il console generale più del 70% degli italiani che ogni anno arrivano in UK non superano i 35 anni). Pur non avendo la maggioranza dei seggi, siamo l’unica forza interamente nuova del nuovo Comites e per questo ci siamo candidati alla sfida e responsabilità di guidarlo. Andrea Pisauro, che abbiamo proposto come presidente, ha esposto il nostro programma in dettaglio. Andrea, Martina e tutti noi abbiamo ribadito la volontà di procedere in maniera unitaria e collaborativa, imparando dall’esperienza da chi siede nei comites da tempo a conoscere e rappresentare anche le esigenze della prima generazione di immigrati. Purtroppo questo non è bastato e dopo aver preso 9 voti sui 10 necessari alla prima votazione, in seconda battuta Andrea è stato superato da Pietro Molle della lista Mani Unite.

In conclusione abbiamo eletto Martina Di Simplicio come rappresentante nell’esecutivo. Nonostante la posizione di minoranza restiamo motivati a impegnarci per far lavorare seriamente questo comites tanto collaborando quanto facendo opposizione critica e costruttiva.

PORTARE IL COMITES NEL TERZO MILLENNIO

discorso pronunciato da Andrea Pisauro in rappresentanza della delegazione di Moving Forward alla prima riunione del nuovo Comites di Londra.

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Londra 27/4/2015

cari colleghi consiglieri,

Permettetimi di iniziare presentandomi. Oggi incontro molti di voi per la prima volta e immagino che siate almeno tanto curiosi sul mio conto di quanto non lo sia io sul vostro.

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Moving Forward ha eletto cinque consiglieri

La commissione elettorale circoscrizionale ha ufficializzato i risultati delle elezioni del Comites di Londra.

Li riportiamo di seguito:
Moving Forward: 875 voti (27,6%) e 5 rappresentanti eletti, in ordine di preferenza:
1. Martina Cherubini di Simplicio (456)
2. Michele Andrea Pisauro (359)
3. Tipu Golam Maula (325)
4. Laura de Bonfils (320)
5. Clara Caleo (278)

ItalUk: 887 voti (27,9%) e 5 rappresentanti eletti, in ordine di preferenza:
1. Luigi Reale (475)
2. Fiorentino Manocchio (434)
3. Vittorio Plava (335)
4. Maria Picciano (299)
5. Maria Iacuzio (256)

Siamo Italiani: 242 voti (7,6%) e 1 rappresentante eletto:
1. Ezio Luigi Fabiani (122)
Mani Unite : 1171 voti (36,9%) e 7 rappresentanti eletti, in ordine di preferenza:
1. Nicola Del Basso (550 voti)
2. Pietro Molle (517)
3. Luigi Billè (460)
4. Alessandro Gaglione (429)
5. Giandomenico Ziliotto (406)
6. Vincenzino Auletta (270)
7. Liborio Genuardi (225)

A Martina, Andrea, Tipu, Laura e Clara facciamo le noste più vive congratulazioni e i migliori auguri di buon lavoro. Siamo certi che sapranno rappresentarci al meglio!

Grazie davvero a tutti voi che ci avete sostenuto con il voto, il passaparola, la logistica o anche semplicemente ricambiando con un sorriso un nostro intrusivo volantino. Da Lunedì si comincia a lavorare anche per voi!

Intervista a Massimo Ungaro

MassimoUngaroPerché hai deciso di candidarti con Moving Forward?

Per cercare di porre rimedio ad un paradosso: dal 2011 Londra è il territorio consolare con il più alto numero di italiani in tutto il mondo, eppure il suo Comites ha combinato poco o nulla negli ultimi 10 anni. La maggior parte degli italiani del Regno Unito non sanno nemmeno cosa sia il Comites, anche se è l’unico organo di rappresentanza democratica per gli italiani all’estero. E’ per questo motivo che mi sono candidato, per portare una fresca dose di dinamismo dentro un’istituzione che in altre realtà – vedi Monaco o Zurigo – è riuscita a diventare una colonna portante per la comunità italiana residente.

Come credi che il tuo background possa influire positivamente nei Comites?

Sono a Londra da quasi 10 anni e credo di conoscere varie anime della comunità italiana nel Regno Unito per via del mio attivismo in ambito associativo, studentesco e professionale. L’immigrazione italiana nel Regno Unito è estremamente eterogenea e credo sia fondamentale che il nuovo Comites sia cosciente di questa diversità. Dopo le ondate della prima immigrazione, negli ultimi 20 anni gli italiani che decidevano di venire nel Regno Unito erano spesso spinti da motivazioni diverse da quelle strettamente lavorative – come lo studio, l’emancipazione sessuale o alla ricerca di specifiche figure professionali – mentre il nuovo fenomeno immigratorio a cui stiamo assistendo da due anni a questa parte, con oltre 2 mila arrivi al mese, segna un ritorno alle motivazioni della prima immigrazione.

Quali sono i problemi che i Comites dovrebbero affrontare?

Credo che i Comites debbano agire su tre fronti. Data la specificità del Regno Unito e dell’attuale emergenza immigratoria, bisogna innanzitutto assistere i nuovi arrivati. Questo significa promuovere ed espandere iniziative come la campagna ‘Primo Approdo’ del Consolato ed escogitare nuove misure di assistenza sociale per chi non ha dimestichezza con la lingua o per i lavoratori a cui non vengono riconosciuti i propri diritti. In secondo luogo, i Comites devono essere promotori di attività socio-culturali, valorizzando le realtà gia presenti sul territorio per favorire l’integrazione e superare i luoghi comuni. Il più grande compito dei Comites è quello di rappresentare questa dinamica, laboriosa e crescente comunità di italiani del Regno Unito, costituita da europei di lingua italiana, confrontandosi sia con le autorità britanniche che con quelle Italiane.

Intervista a Dimitri Scarlato

DimitriScarlatoQuali sono i primi 3 temi su cui vorresti che il nuovo Comites si impegnasse?
Vorrei che spingesse il Ministero a destinare più risorse per il Consolato in modo da rendere quest’ultimo più efficiente e pronto ad accogliere le istanze dell’emigrazione italiana che è in continua crescita.
Vorrei che aiutasse la nuova emigrazione ad orientarsi nella società britannica, in ambito lavorativo, dei diritti, e dello studio.
Vorrei che aiutasse la cultura italiana ed i suoi rappresentanti (di ogni tipo) ad aver maggior risonanza e supporto sul suolo britannico.

Se verrai eletto, quali competenze porterai nei Comites?
Le competenze culturali e didattiche che sono alla base della mia professione di musicista ed insegnante, radicato nel sistema britannico essendo un docente sia nella scuola superiore che nell’università. Vorrei occuparmi di cultura a 360 gradi e mettere a disposizione degli artisti italiani (emigrati e che emigreranno) le mie competenze e la mia esperienza inglese di oltre 10 anni, per aiutarli ad esprimere il loro potenziale.

Perché i Comites sono importanti per l’emigrazione italiana a Londra?
Saranno importanti se la lista Moving Forward riuscirà ad eleggere molti dei suoi candidati che hanno una gran voglia di rinnovare i Comites e far sì che siano attenti alle numerose (e sempre in mutamento) istanze dell’emigrazione italiana. I Comites devono stabilire un ponte tra la comunità italiana (e le sue necessità) e lo Stato che non può ignorare una comunità di oltre mezzo milione di italiani.

Che cosa significa per te essere Italiano a Londra?
Significa ricordare e far presente a tutti la nostra cultura cinematografica, culinaria, artistica, musicale, lo stile nel vestirsi e la capacità di trovare una soluzione qualunque sia la difficoltà che si possa incontrare.
Last but not least..significa tifare Italia quando si gioca contro l’Inghilterra 😉

Intervista a Andrea Pisauro

AndreaPisauroCome è nata la lista Moving Forward?
Dal desiderio di un gruppo di cittadini impegnati, principalmente ma, non esclusivamente nei circoli di SEL e del PD di Londra, di fare qualcosa per affrontare l’emergenza sociale legata all’imponente flusso migratorio dall’Italia al Regno Unito e l’emergenza politica legata alla crescente ondata di xenofobia e euroscetticismo che pervade il paese. È nata così una esperienza civica unita da un programma e da una comune cornice valoriale che coinvolge associazioni di attori, ricercatori, musicisti, una parte della comunità regionale sarda e la straordinaria realtà della comunità italo-bengalese di Londra. Una lista con un forte taglio generazionale che vuole ridare slancio a un organismo democratico semiclandestino e quasi del tutto sconosciuto per la nuova emigrazione.

I Comites sono da sempre considerati come organi di rappresentanza della comunità tradizionale. Come credi che possa cambiare il loro funzionamento sotto la guida di Moving Forward?
Ebbene sì, porteremo un po’ di freschezza, un po’ di modernità, un po’ di professionalità nel Comites. Sarà, udite udite, possibile sapere quando si riunisce e di cosa discute. Basterà, indovinate un po’, cercare su google, per trovare sito con i contatti facebook/twitter/email e i verbali delle riunioni (provate ora, per credere). Ma la rivoluzione non si fermerà alla trasparenza, anche finanziaria, con bilanci e bandi prontamente pubblicati online. Il nostro “sportello del cittadino” farà da tramite tra i cittadini e il Consolato per organizzare servizi più chiari, efficienti, trasparenti. Saremo presenti capillarmente sui social network, non dovranno essere i cittadini a trovare noi, saremo noi a trovare loro!

Su quali temi si sta concentrando la campagna di Moving Forward?
Sicuramente quello della trasparenza con l’iniziativa dello Sportello del Cittadino. Non meno importante la solidarietà; saremo in prima linea insieme al Consolato nel consolidare esperienze come Primo Approdo e promuoveremo iniziative analoghe su alloggi, lavoro e welfare. Il cardine della nostra campagna è quello della promozione di un’integrazione intelligente, sociale e politica. Sul piano culturale con iniziative come il Festival della Britalian Culture, che valorizzi e promuova le esperienze più interessanti. Sul piano politico con il rapporto annuale sullo stato dell’emigrazione italiana nel Regno Unito, una sorta di censimento che vogliamo produrre integrando i dati AIRE e del governo britannico per rendere accessibile al dibattito pubblico nel Regno Unito il contributo economico sociale e culturale del mezzo milione di residenti italiani.

Come vedi i Comites tra 5 anni?
Non ci limiteremo a contribuire a rendere i servizi consolari della città italiana più grande al mondo (fuori dall’Italia) accessibili in modo semplice a tutti. Il nostro Comites diventerà il centro dell’elaborazione politica e culturale della comunità italiana, favorendo l’integrazione e la partecipazione politica di tutti i residenti di lingua o passaporto italiano. Alle elezioni locali come all’eventuale referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione Europea, in cui faremo attivamente campagna per garantire il voto ai cittadini comunitari residenti. Tra 5 anni il Comites di Londra, fin qui semisconosciuto ai più, sarà un modello di integrazione politica in chiave europeista per tutti i Comites d’Europa. Dateci fiducia!